Catanzaro, celebrato il 22° Memorial “Giovanni Barone” nel segno della sensibilizzazione sulla Sicurezza Stradale

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  18 agosto 2024 06:14

di MARCO VALLONE

Si è svolto ieri sera, presso la terrazza Saliceti nel quartiere Lido di Catanzaro, il 22° memorial “Giovanni Barone” - “Come sempre...Zitti mai!” che la famiglia Barone ha avuto cura di organizzare al fine di ricordare la scomparsa di Giovanni, venuto purtroppo a mancare a causa di un incidente stradale occorso mentre si recava al lavoro il 20 Luglio del 2002.

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Si è trattata di una serata dedicata alla memoria, in generale, delle Vittime della strada, che ha posto l'accento in particolar modo anche sulla sensibilizzazione relativa alla Sicurezza Stradale. Musica e canzoni hanno contribuito allo scopo, accompagnate da riflessioni in pillole di rappresentanti delle istituzioni. L'evento è stato realizzato in collaborazione con la segreteria provinciale di Catanzaro del sindacato Fsp – Polizia di Stato e l'associazione sindacale carabinieri Unarma, segreteria regionale Calabria.

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Ad occuparsi della presentazione del memorial è stato Emilio Barone, padre dell'indimenticato Giovanni, con la partecipazione dei motociclisti Stalettì “Amici in moto – Gregorio Vatrella” e del Gruppo Sportivo Chiattinese. L'evento, inoltre, si è avvalso del patrocinio del Comune di Catanzaro e della Regione Calabria. Si è esibita, davanti ai diversi presenti, la “Spazi diversi band”.

Tra i rappresentanti delle istituzioni, si segnala la presenza di Nunzio Belcaro, assessore alla pubblica istruzione e allo sport del Comune di Catanzaro; Giuseppe Brugnano, Segretario Nazionale del Sindacato Fsp Polizia di Stato; Rosanna Ferranti, dirigente del compartimento della Polizia Stradale della Calabria; Rocco Morelli, Segretario provinciale generale del Sindacato Fsp Polizia di Stato; Fabio Riccio, Segretario Regionale Generale dell'associazione sindacale carabinieri Unarma della Calabria, Ha partecipato, inoltre, anche Umberto Bianco, presidente del Gruppo Sportivo Chiattinese, attivo più specificamente nell'ambito del ciclismo.

Emilio Barone, padre dello scomparso Giovanni, accompagnato dalle care figlie Corinne e Annalisa, ha voluto sottolineare come il senso di questa serata sia quello di “voler dare semplicemente un piccolo segnale, per quanto possibile e nelle nostre forze. Lo facciamo da ben 22 anni, per cui cerchiamo sempre di essere presenti, almeno una volta all'anno, con questo ricordo annuale di Giovanni ma anche di tutte le vittime della strada. Devo dire che, purtroppo, ogni giorno muoiono tantissimi giovani, soprattutto, su queste strade che abbiamo in Italia e, in particolar modo, nella fattispecie, in Calabria. Mi riferisco alla 106. Il senso è questo, quello di cercare di creare un momento di riflessione perché sì, vanno bene tutte le cose che si fanno durante l'estate e ci mancherebbe altro (a livello di divertimento, e di relax in genere), però credo che bisogna fare tutto ciò considerando anche tutte le vicende che possono scaturire, ad esempio, da una guida scorretta, dall'alcool, dalla droga ecc... Ecco, questo è il segnale che vogliamo mandare, e lo facciamo da 22 anni”. Corinne Barone ha aggiunto, in questo senso, come, con questo evento, scopo precipuo della famiglia sia quello “semplicemente di sensibilizzare più gente possibile. E poi offriamo, ovviamente, la nostra voce per allietare la serata”.

L'assessore alla pubblica istruzione e allo sport del Comune di Catanzaro, Nunzio Belcaro, ha da parte sua dichiarato come il memorial “Giovanni Barone” sia “un appuntamento ormai storico per la nostra città. Conosciamo benissimo le realtà che sostengono questa giornata di ricordo, e il minimo davvero è quello di stringerci tutti intorno, sia alla memoria degli accadimenti sia per alzare tantissimo l'attenzione per quanto riguarda le vittime della strada. Sappiamo benissimo che la nostra statale 106, e le strade collaterali, ancora oggi sono motivo di grande preoccupazione. Quindi non bisogna mai abbassare la guardia, ed è certamente anche compito dell'amministrazione ascoltare chi fa della propria quotidianità, anche in base alla forza del ricordo, una, a sua volta, 'forza politica' per tenere alta l'attenzione su questo che continua ad essere un problema importantissimo”.

Giuseppe Brugnano, Segretario Nazionale del Sindacato Fsp Polizia di Stato ha affermato come quella del Memorial “Giovanni Barone” sia una manifestazione che il sindacato ha “sposato, sin dalla prima ora, insieme alla famiglia di Giovanni: il papà Emilio, e le sorelle Corinne e Annalisa. Emilio Barone ricorda in questa serata, come di consuetudine in una sera d'estate, Giovanni e le vittime della strada. Ma di fatto lo fa ogni giorno dell'anno, e ha trasformato questo suo dolore in qualcosa di positivo. Siamo qui, questa sera, per ricordare le tante vittime della strada che, purtroppo, anno dopo anno, incrementano. Ma siamo qua anche per parlare di sicurezza e sensibilizzare tutti noi, dalle nuove generazioni alle persone più anziane, perché poi, se ci si mette alla guida di un automezzo o di qualsiasi cosa, tutti possiamo sbagliare. Vorrei ricordare che una piccola distrazione può costare la vita di ciascuno di noi, e credo che sia una priorità che mai nessuno di noi deve dimenticare. Per questo non possiamo abbassare la guardia su tutto questo”.

Rocco Morelli, Segretario provinciale generale del Sindacato Fsp Polizia di Stato, ha inoltre aggiunto come “il nostro impegno come Polizia di Stato, e soprattutto come Sindacato, è per la sicurezza stradale. Siamo insieme ad Emilio Barone, nei memorial, da quando è successo quel tragico evento, ed abbiamo unito le forze perché è una convergenza di interessi comune quella della sicurezza sulla strada, per far capire quanto sia importante rispettare tutti i limiti, onde evitare incidenti e tragici eventi, come quelli che sono accaduti. Le voglio dire uno spot che era della Polizia di Stato, ma che abbiamo fatto anche nostro come Sindacato: come Polizia, andare a bussare a casa di una persona, e portare la patente di un figlio, informando la madre o il padre della morte di un figlio, è qualcosa di straziante. E chi ha fatto polizia stradale capisce quindi quale sia l'importanza di parlare di sicurezza stradale già da piccoli, partendo dai giovanissimi: bisogna far comprendere quanto sia importante sì divertirsi, ma ritornando poi sani e salvi a casa”.

Rosanna Ferranti, dirigente del compartimento della Polizia Stradale della Calabria, da parte sua ha dichiarato come scopo dell'evento sia “quello di fare memoria delle persone che sono decedute sulla strada a causa di un incidente stradale. Ce ne sono ancora più di 3000 ogni anno sulle nostre strade, nonostante l'impegno di tutta l'Europa per diminuire gli incidenti stradali, fino ad azzerarli nel 2050. La Polizia Stradale è il compartimento speciale della Polizia di Stato che si occupa di sicurezza stradale, cioè di garantire la libertà di circolazione: una circolazione, però, in sicurezza, perché tutti hanno diritto di rientrare a casa in salute e in tranquillità, così come sono usciti sulle nostre strade”.

Infine Umberto Bianco, presidente del Gruppo Sportivo Chiattinese, attivo a Catanzaro nel mondo del ciclismo, ha fatto presente come anche il gruppo sportivo sia stato invitato a questo memorial perché “anche noi siamo utenti della strada, e siamo considerati utenti vulnerabili. Siamo il cosiddetto anello debole della circolazione stradale, e, ahimè, molto spesso siamo coinvolti in incidenti stradali molto spesso anche gravi. Di recente ricordiamo i due coniugi a Senigallia, sfalciati da un'autovettura, e, per ultimo, a ferragosto, un signore di 62 anni in provincia di Como. Quindi anche noi vogliamo portare la nostra testimonianza per il ricordo di Giovanni Barone”.

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