“Catanzaro chiama al voto”: al Supercinema un incontro tra giovani e candidati al consiglio regionale

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  28 settembre 2025 11:28

di CARLO MIGNOLLI

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Sala gremita di ragazzi, entusiasmo e voglia di confronto: così si è presentato ieri pomeriggio il Supercinema di Catanzaro, teatro dell’iniziativa “Catanzaro chiama al voto”, organizzata dall’associazione ChiAma Catanzaro. Un appuntamento pensato per avvicinare i giovani catanzaresi alla politica in vista delle imminenti elezioni regionali, ribaltando il luogo comune secondo cui le nuove generazioni sarebbero disinteressate al dibattito pubblico.

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L’incontro ha voluto dare voce a chi troppo spesso resta ai margini, creando un’occasione di dialogo diretto tra studenti, ragazzi e candidati al consiglio regionale. Sul palco, infatti, hanno preso la parola rappresentanti dell’associazione promotrice e candidati di diversi schieramenti: Gianmichele Bosco, Luigi Stranieri, Filippo Pietropaolo e Vincenzo Costantino. Nel corso del dibattito sono stati affrontati temi cruciali per il futuro della città e della regione: sanità, centro storico, università, lavoro e prospettive per i giovani.

Uno dei momenti più rilevanti è stato l’illustrazione dei dati emersi da un questionario promosso da ChiAma Catanzaro, volto a raccogliere le opinioni dei ragazzi sulla città e sul loro rapporto con essa. I numeri parlano chiaro: il 74% dei giovani che hanno lasciato Catanzaro lo ha fatto subito dopo il liceo. Ma c’è anche un segnale di speranza: il 56% tornerebbe in futuro e un 14% sarebbe pronto a rientrare subito, a dimostrazione che il legame con il territorio resta forte, seppur messo alla prova dalle difficoltà occupazionali e sociali.

Un dato che, alla vigilia delle elezioni, non può essere ignorato. “Catanzaro chiama al voto” ha dimostrato che i giovani hanno tanta voglia di partecipare, ma non solo, sanno anche indicare priorità concrete e visioni di lungo periodo. Ora la palla passa alla politica: sarà compito dei futuri rappresentanti dare risposte vere a questa generazione che chiede spazio, ascolto e opportunità.

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