di CLAUDIA FISCILETTI
La gratitudine e la riconoscenza "indossano" un fiocco rosa grazie al gesto di un uomo originario del Senegal, che ha voluto chiamare sua figlia appena nata Emilia Tolomeo, come l'avvocatessa del foro di Catanzaro che lo sta assistendo nell'ambito di un giudizio contro il Ministero dell'Interno, rispetto al quale, essendo ancora in corso, il legale preferisce non fornire dettagli.
L'avvocatessa Emilia Tolomeo
Una vicenda che sfata il mito che dipinge avvocati come "squali assetati di sangue" rendendoli professionisti con un cuore, che s'impegnano nel loro lavoro e ne è la dimostrazione proprio l'avvocatessa Tolomeo, formata nell'ambito dei ricorsi alla Corte Europea dei diritti dell'uomo, difensore di vittime di violazioni nel sistema giuridico internazionale, sottolineando anche la professionalità e lo spessore dell'avvocatura locale.
Un gesto, quello del padre della "piccola Emilia", simbolo di riconoscenza verso l'attività dell'avvocatessa che ha accolto con grande felicità la notizia per lei del tutto inaspettata.
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736