di FRANCESCA FROIO
Una cerimonia sobria e carica di emozioni, quella che ha visto oggi, presso i locali del Laboratorio di Emostasi del Presidio Ospedaliero De Lellis, svelare la targa in memoria del Dottore Gaetano Muleo, già Primario dell'Unità Operativa Emofilia, Emostasi e Trombosi, ad una anno dalla sua prematura scomparsa.
A dare il benvenuto ai presenti il Commissario straordinario dell'Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio, Francesco Procopio, che, alla presenza del Direttore Sanitario di Presidio, Francesco Talarico, della moglie di Muleo, Anna Campi, del sacerdote Don Rosario Spanò, della dottoressa Rita Carlotta Santoro, attuale Responsabile dell'Unità Operativa, e di colleghi e collaboratori che hanno condiviso il percorso nella divisione di Ematologia ha dichiarato: “Quello di oggi è un momento prezioso, perché ci permette di ricordare una persona che ha dedicato la sua vita a quest’ospedale, lavorando con amore e riuscendo ad ottenere così risultati importanti”.
“Oggi ricordiamo un uomo, un medico, che per noi suoi allievi, suoi collaboratori, è stato non solo un primario, ma un amico, un fratello maggiore”. È con queste parole, rotte da inevitabile commozione, che la dottoressa Rita Carlotta Santoro ha dato inizio al suo intervento.
“Il dottore Muleo si è sempre dedicato con passione alla diagnosi e alla cura delle patologie della coagulazione. Già agli inizi degli anni 80, con un gruppo di volontari, la dottoressa Papaleo, la dottoressa Elia, il dottor Iannaccaro e la sottoscritta, ha creato una struttura specializzata nella cura dell’emofilia e di tutte le malattie congenite della coagulazione, nella loro complessità. Ha creato dal nulla un laboratorio specialistico, capace di arricchirsi nel tempo di competenze e di attrezzature- ha spiegato la dottoressa Santoro- Gaetano ha sempre tenuto molto alla crescita dei collaboratori, decise così di inviare molti di noi in altre realtà, per consentire l’acquisizione di nuove competenze. Nel tempo l’organico del laboratorio si è arricchito di altre due unità, la dottoressa Leo e la dottoressa Zappalà. E fu così che, anno dopo anno, quello che era un laboratorio artigianale è diventato il più importante laboratorio specialistico del sud-Italia”.
“Tutti noi continueremo a ringraziarlo - ha concluso la dottoressa Santoro - perché tutto quello che oggi siamo dal punto di vista professionale, lo dobbiamo a lui e ai suoi insegnamenti”.
Pensiero pienamente condiviso dal collega Iannaccaro, che dell’uomo e del professionista ha ricordato non solo la tenacia e la passione per la professione, ma anche e soprattutto il suo modo speciale di essere ambizioso: “Era una di quelle persone rare, che hanno in dono la capacità di mutare in maniera virtuosa l’ambizione personale nell’ambizione di una struttura. Immesso pienamente nel solco dell’ematologia degli anni 80, aveva perfettamente compreso il segreto del successo, quello di cooperare, curando enormemente i rapporti con altre realtà e ha fatto sì – ha concluso Iannaccaro - che noi, suoi collaboratori, potessimo frequentare i posti migliori d’ Italia, per apprendere e condividere”.
Emozione e gratitudine anche nelle parole della consorte Anna Campi, che ha ricordato quanto quella realtà non fosse per lo stesso un mero luogo di lavoro, ma una vera e propria famiglia con cui condividere sacrifici, obiettivi, difficoltà da superare e traguardi da raggiungere. Sempre e comunque assieme.
Gaetano Muleo, dopo la laurea in Medicina presso l’Università di Perugia e la specialità in Ematologia presso l’Università di Bologna è stato, nella prima metà degli anni 70, chiamato a fare parte del team ematologico catanzarese guidato da Antonio Alberti. La sua azione professionale è stata quasi da subito indirizzata alla creazione di un laboratorio specialistico a supporto della diagnosi e cura dei pazienti con patologie emocoagulative. Forte è stato il suo impegno per la istituzione nei tre ospedali hub della nostra regione, di strutture con valenza multidisciplinare dedicate alla cura dei pazienti affetti da Emofilia.
La qualità professionale scientifica e professionale di Gaetano Muleo, riconosciuta a livello nazionale, ha consentito alla struttura che ha diretto l’accreditamento da parte dell’Associazione Italiana Centri Emofilia e dalla Federazione Centri per la Diagnosi della Trombosi e la Sorveglianza delle Terapie Antitrombotiche. Nonché il riconoscimento quale centro di riferimento regionale per la diagnosi e il trattamento delle malattie emorragiche e trombotiche. Altrettanto importante è stata l’attività convegnistica caratterizzata dalla organizzazione di eventi scientifici di rilevanza nazionale che hanno contribuito in modo significativo alla crescita della cultura nel settore della patologia emocoagulativa in Calabria.
Il professionista, che si è molto spesso anche per l’Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio in ruoli di organizzazione sanitaria, significativo il suo impegno quale direttore sanitario aziendale in un momento difficile per la sanità cittadina, ha lasciato traccia della sua grande opera umana e professionale anche in chi non avendolo vissuto personalmente, ne custodisce e ne apprezza i valori, l’impegno e la testimonianza lasciata attraverso azioni concrete e tangibili.
Testimone la dottoressa MariaPia Falbo, giovane biologa che ha dichiarato “ Sono entrata a far parte troppo tardi di questa squadra per avere l’onore di conoscerlo e fare anche miei i suoi insegnamenti. Il suo impegno e la sua impronta si percepiscono fortemente ogni giorno in quelle stanze, nel laboratorio dove aveva la sua scrivania, in mezzo alle sue biologhe, e dove rimarrà indissolubile il suo ricordo. Attraverso gli insegnamenti dei suoi collaboratori, anche io mi sono sentita una sua allieva senza mai conoscerlo”.
E se è vero che quanto di più prezioso lasciamo sulla terrà risiede negli insegnamenti che doniamo, il dottore Gaetano Muleo, ovunque sia, ha saputo donare al passato, al presente e al futuro, qualcosa di eterno, che il tempo non potrà mai scalfire.
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