Ci sono premi che per i risultati conseguiti in termini di adesioni e di qualità degli elaborati presentati a concorso, meriterebbero il sostegno incondizionato delle istituzioni. Ma non sempre è così perché il premio “Alda Merini” di poesia ideato da Vincenzo Ursini e realizzato dall’Accademia dei Bronzi di cui egli è presidente, non è stata mai destinatario di alcun finanziamento pubblico, pur avendo certamente contribuito - a differenza di tante altre iniziative pseudo culturali - a diffondere nel mondo la nuova poesia italiana contemporanea, a partire da quella calabrese. Ma c’è di più. Il “Merini” è stato senza dubbio una valida iniziativa promozionale anche in termini turistici. E non è poco in un territorio come il nostro così avaro di attività culturali.
“Senza finanziamenti non possiamo più andare avanti perché le poche risorse provenienti da volenterosi privati non sono sufficienti. È arrivato il tempo di chiudere questa entusiasmante avventura” – ha detto Ursini con un pizzico di amarezza porgendo i saluti ai poeti premiati della X edizione del concorso che si è conclusa l’8 aprile nella chiesa “SS. Immacolata e San Michele” di Botricello. Lo facciamo con grande tristezza, perché avremmo voluto continuare questo bellissimo cammino culturale durante il quale abbiamo avuto modo d’incontrare migliaia di autori, molti dei quali sono poi diventati amici della vita. Ma la vita è “un giro di giostra” e non sempre si può fare ciò che si vuole, anche se noi continueremo ad amare svisceratamente la poesia”.
“Sento pertanto il bisogno di ringraziare tutti coloro che mi hanno sostenuto, quali don Titta Scalise, il prof. Mario Donato Cosco e il dott. Mauro Rechichi, preziosi collaboratori in tutti questi anni. Un ringraziamento particolare - ha proseguito Ursini - lo rivolgo soprattutto al Maestro Orafo Michele Affidato, che ci è stato sempre particolarmente vicino, con la sua umiltà, la sua simpatia, ma soprattutto con la grande professionalità e generosità. Senza il suo sostegno, il premio Merini non avrebbe certamente raggiunto la decima edizione. I costi sono davvero tanti e da soli non ce l’avremmo sicuramente fatta. Lo ringrazio di cuore per averci sostenuto con convinzione e fraterna amicizia, per averci spronato a continuare nei momenti più difficili, per aver dato lustro al nostro concorso letterario realizzando per i vincitori tante bellissime targhe di argento”.
Ursini, infine, ha rivolto un ringraziamento affettuoso ai professori di musica Luigi Cimino e Mario Capellupo che hanno allietato l’incontro con alcuni brani musicali, al parroco di Botricello, don Rosario Morrone, e alla dottoressa Lucia Gatto, componente di diversi gruppi parrocchiali per aver letto le motivazioni dei premiati.
Un saluto particolare lo ha rivolto anche ai poeti presenti provenienti da tutta Italia. L’incontro è proseguito con un caloroso intervento di don Titta Scalise, presidente di giuria, seguito dalla consegna dei premi ai vincitori.
La giuria, dopo attenta valutazione delle 1.707 opere inedite pervenute al concorso, ha assegnato il primo premio assoluto al poeta Leonardo Rossi di Roma, per la lirica “Matilde”.
Rossi, giornalista del Tg3 Rai-cultura, ha inviato il seguente messaggio: “Improvvisi impegni professionali non mi consentono di presenziare alla consegna del vostro prestigioso premio Merini.
Come giornalista, data la situazione internazionale, correrei il rischio di darvi la disponibilità riguardo la mia presenza per poi doverla disdire il giorno prima per qualche evento inatteso. Ringrazio la Giuria, profondamente, per il premio assegnatomi e porgo ai presenti i miei più cordiali, sinceri e umani saluti. Umani, perché in questo momento, sopra ogni cosa in questo momento, abbiamo bisogno di ricordarci di rimanere umani”.
Gli altri quattro finalisti sono stati: Elisa Giovene di Girasole di Catanzaro con la lirica “Il più intenso dei profumi”, Maurizio Pedrini di Verona con la lirica “Mi ritorni in mente”, Francesco Maria Mazzamurro di Parma con la lirica “A mia madre…” e Caterina Tagliani di Sellia Marina con la lirica “Prece”.
Per quanto attiene il premio riservato all’informazione, la targa speciale di argento “Michele Affidato” è stata assegnata ai giornalisti Maurizio Bonanno, per il settore radio-televisivo e Andrea Trapasso per la “carta stampata”.
Nato a Vibo Valentia nel 1960, Maurizio Bonanno è giornalista professionista, sociologo, Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana e Croce d’Oro al Merito Letterario. Attualmente è direttore responsabile di Telespazio TV e vanta una lunga esperienza nelle diverse forme della comunicazione: radio, tv, carta stampa, online.
Quale Sociologo, è componente del Direttivo Nazionale dell’ASI, Associazione Sociologi Italiani; ha inoltre conseguito un Master in Letteratura ed un PhD in Communications presso la Pacific Western University di Los Angeles. Autore di numerose pubblicazioni. Dopo gli esordi nella poesia e nella narrativa - con opere, per le quali ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti (tra questi, ricordiamo il Premio Città di Valletta, il Premio dell’Associazione Nazionale dei Poeti Maltesi e il Premio Giacomo Leopardi) nell’ultimo decennio si è dedicato alla ricerca storica ed all’attività saggistica in ambito sociologico.
Andrea Trapasso è redattore a Catanzaro del “Quotidiano del Sud”. Assente per inderogabili motivi di famiglia alla premiazione, ha inviato all’Accademia dei Bronzi il seguente messaggio: “Ciò che nella vita rimane, non sono i doni materiali, ma i ricordi dei momenti che hai vissuto e ti hanno fatto felice. La tua ricchezza non è chiusa in una cassaforte, ma nella tua mente. È nelle emozioni che hai provato dentro la tua anima”. Non credo possano esserci migliori parole di quelle di colei alla quale questo straordinario premio è dedicato, per esprimere i miei sentimenti per questo prestigioso riconoscimento che, fin troppo generosamente, il presidente Ursini ha deciso di conferirmi. Un sentimento di gratitudine e di orgoglio che – al di là della bellezza e del valore della targa in sé – è generato, appunto, dall'emozione, profonda e sincera, di sentirmi anche io appartenente, da oggi ufficialmente, alla grande famiglia dell'Accademia dei Bronzi. Una famiglia che da sempre crea e diffonde la Cultura, quella vera, alta e più autentica, in una terra troppo spesso considerata “periferia” come la nostra, e lo fa riuscendo a valicare i confini regionali e anche nazionali. Le migliaia di poesie che ogni anno giungono da ogni dove, le personalità coinvolte, le prestigiose pubblicazioni ne sono una plastica e solo parziale testimonianza. Un esempio di cui essere orgogliosi. E che nel mio piccolo, con il mio lavoro redazionale e giornalistico, ho cercato sempre di diffondere, provando ad amplificarne il più possibile il valore e il messaggio positivo e, per molti versi, rivoluzionario. Un supporto che ci sarà ancora per ogni iniziativa che il presidente Ursini e la sua (la nostra) Accademia dei Bronzi intenderanno (e lo speriamo tutti di cuore) portare avanti”.
Targhe d’onore sono state quindi assegnate a numerosi poeti tra i quali: Ettore Autunno di Melzo, Nicola Miriello di Lamezia Terme, Sonia Vivona di Rende, mentre una targa speciale ad honorem è stata assegnata a Massimiliano Lepera. Come miglior giovane partecipante è stata premiata Anna Bacchetta di Cureggio.
Hanno poi ritirato targhe di merito i poeti Angotti Rosy, Calzuolo Rosanna, Cantafio Angela Rita, Capria Francesco Saverio, Crisapulli Paola, Di Meo Pasquale, Munizza Salvatore, Mussari Luigi, Nicolazzo Silvana, Pitardi Mario Lucio, Spagnuolo Sonia, Talarico Maria Teresa, Vespari Marco e Zirino Corrada.
Medaglie d’onore sono state, infine, consegnate ai poeti: Anna Alfano, Angelina Alì, Caterina Cafiso, Francesco Carriero, Mina Ciancio, Luigi Gregorio Comi, Vincenzo Conte, Carmela Costanzo, Giovanna Cribari, Pasquale D’Emanuele, Stefania Demasi, Lucia Di Pompeo, Chiara Domeniconi, Manuel Fortina, Anna Maria Gargiulo, Constantine Giallombardo, Vitaliano Grillo, Maurizio Laugelli, Monica Laurendi, Luana Lopresto, Mariel (nome d’arte di Abbrescia Maria), Cesare Teodoro Mercuri, Federica Nanci, Anna Napolitano, Rossana Papaleo, Paola Papaluca, Francesco Perrucci, Pietro Pometti, Antonella Radicchi, Alessandro Pietro Sala, Carmela Torchiaro e Toshkova Nadezhda.
Un premio, insomma, di grande qualità che in dieci anni ha saputo coinvolgere migliaia di poeti del nostro tempo, ma soprattutto ha elevato, non poco, i toni culturali di questa regione.
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