Ha dell’incredibile la vicenda che ha coinvolto Santo Angilletti, uno stimato imprenditore petronese, in questi giorni sbalzato agli onori della cronaca nazionale per aver preso parte al matrimonio di Don Jaime di Borbone, discendente diretto di Francesco II, ultimo re delle Due Sicilie, e della nobile scozzese Lady Charlotte Diana Llndesa -Bethune.
Era il 2 agosto quando Angilletti stava per recarsi presso la propria scuderia a bordo di un quad immatricolato mezzo agricolo - per foraggiare i cavalli e prepararsi a partire per il trasporto nazionale di animali già programmato.
Veniva fermato dai Carabinieri di Cropani, i quali elevavano nei suoi confronti 4 pesanti sanzioni, disponendo la sospensione della carta di circolazione da 1a 6 mesi, il sequestro amministrativo per 60 giorni nonché il sequestro per la confisca del mezzo. La ragione: il mezzo non poteva circolare su strada e andava indossato il casco e per essere state apportate delle modifiche al mezzo "tali da alterane i parametri di omologazione".
Angilletti, tramite l’avvocato Maurizio Bubbo, ha presentato ricorso al Giudice di Pace di Catanzaro. Quest’ultimo, ritenendo esistente il fumus boniiuris, ha sospeso inaudita altera parte tutti e 4 i verbali impugnati con ordinanza del 24 settembre scorso.
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