Catanzaro/ Consiglio comunale, si chiude la seduta

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Consiglio comunale 2602 alcuni consiglieri
  26 febbraio 2020 10:45

Adesso  ci sono una ventina di debiti fuori bilancio. Fatta eccezione per il primo (votato all'unanimità), gli altri sono passati a maggioranza con tre astensioni (De Sarro, Mottola di Amato e Sestito)

Il punto n. 10 prevede la realizzazione di un intervento in località Sansinato. La pratica è passata all'unanimità 

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Il punto n. 9 è la richiesta di un privato di realizzare una residenza alberghiera in località Tiriolello. Fabio Talarico, presidente della commissione Urbanistica, propone di ritirare la pratica perché c'erano altre due pratiche analoghe antecedenti. La scelta è quindi quella di discuterle tutte assieme per evitare di far pensare che ci siano favoritismi. Concetto spiegato ancora meglio da Filippo Mancuso. Le delibere dovrebbero essere discusse nella prossima seduta del Consiglio comunale che Polimeni ha detto dovrebbe tenersi fra "7-10 giorni". 

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Il punto n. 8 prevede l'acquisizione al patrimonio di un immobile confiscato in danno. Filippo Mancuso ne approfitta per suggerire che un'analoga procedura possa essere effettuata per un chiosco da circa 70 mq completamente abbandonata a via Lucrezia della Valle. Poi sul chiosco a Lido propone di acquisirlo per farne una postazione fissa dei vigili urbani. Ivan Cardamone, titolare della delega al Patrimonio, raccoglie l'invito del consigliere Mancuso. La pratica, comunque, viene approvata.

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Il punto n. 7 sulla retrocessione ad un privato di un terreno su cui non è stata realizzata l'opera pubblica prevista passa con 14 voti favorevoli e 3 astenuti

Il punto n.6 è una variante al piano regolatore nell'area di Giovino. La pratica è approvata con 19 favorevoli e 3 astenuti

Si passa al punto n. 5. L'assessore Cardamone illustra la conversione del diritto di superficie nel diritto di proprietà degli alloggi Aterp in via Bezzecca che significa un introito per il comune di 204 mila euro. Votata all'unanimità 

Intanto viene predisposto un documento unitario sulla richiesta di sostegno economico alle attività per l'emergenza Coronavirus

Ivan Cardamone, dai banchi della Giunta, "incapacità di rivestire un ruolo". Non la tocca pianissimo nei confronti dei parlamentari del governo giallorosso. "Mentre qui si criminalizza l'amministrazione sui fondi intercettati, giustamente la Orrico si vanta dei 90 milioni per il centro storico di Cosenza".

Mottola di Amato (S&D) propone di fare un'azione forte sulla vicenda della Soprintendenza con una delegazione di maggioranza e di opposizione finché non si ottiene un incontro con il ministro. Sul Coronavirus invece suggerisce la creazione di uno "Sportello Amico" alle Politiche sociali.

Fabio Talarico affonda il coltello su chi ha ruoli istituzionali del capoluogo. "Spero che la senatrice Granato questa volta ci tuteli, invece di pensare ai pennacchi o a come strumentalizzare vicende giudiziarie. La corrente più forte dei 5 Stelle - prosegue Talarico- si è dimostrata quella di Crotone. Spero che chi non è riuscito né a fare il sindaco né  il consigliere comunale, ma la senatrice possa far valere le ragioni di questa città". Talarico rispolvera la vicenda del convento dei frati cappuccini che proprio nelle scorse lascerà Catanzaro. Talarico ribadisce la necessità di "evitare che quel luogo possa diventare un'attività commerciale". Un atto di indirizzo già discusso in una precedente seduta del Consiglio comunale. 

Nunzio Belcaro (Cambiavento) condivide la battaglia sulla sede della Soprintendenza tanto da ricordare che il suo movimento aveva denunciato il pericolo già a dicembre. Belcaro ha ricordato come "di fatto Crotone non ha ancora una vera e propria sede perché quella designata è oggetto di contenzioso". Sul Coronavirus Belcaro richiama la necessità di lanciare messaggi di serenità.

Giulia Procopi introduce la risoluzione con cui si contesta che la sede amministrativa della Soprintendenza Catanzaro-Crotone non è finita nel capoluogo ma nella città pitagorica. "Unico caso in Italia", dice il consigliere di Forza Italia. "Una decisione squisitamente politica, non basata sui dati. Qualcuno è stato più forte ad indicare Crotone piuttosto di Catanzaro. Non è una questione di campanilismo. Il governo deruba Catanzaro". Procopi invita il sindaco ad interloquire con il ministro Franceschini e al settore Avvocatura di verificare la possibilità di agire in giudizio. Abramo precisa che parlamentari e senatori non stati in grado nemmeno di fissare un appuntamento con il ministro. "Gli uffici stanno valutando l'opportunità - ha aggiunto Abramo- di difendere la città di Catanzaro anche per le altre ingiustizie subite a livello regionale", ricordando l'esempio del buco in bilancio della Sorical. 

Intanto anche la pratica del patrimonio passa all'unanimità.

Vincezo De Sarro spiega che gli era stato chiesto di fare il presidente della commissione Urbanistica, ma essendo "nuovo, ho preferito fare altro, il vicepresidente". De Sarro invita ad evitare le scaramucce e concentrarsi sui problemi della città. Filippo Mancuso, analogamente, invita a sgonfiare i toni di scontro interno "è deprimente". Da consigliere regionale, raccoglie l'appello del sindaco ad chiedere una misura straordinaria per il sostegno all'economia. La via indicata da Mancuso è un aiuto statale. 

Roberta Gallo torna sulle scaramucce politiche accese prima. Replicando a Levato e Celi: "Ognuno è libero di scegliere ma ancora non mi è stato spiegato come si fa prima a firmare un documento e poi fare un'inversione ad U". Scintille fra Gallo e Levato. Quest'ultimo contesta l'uso del termine transumanza:"La fanno gli animali, io non sono un animale". Sarà una lunga telenovela.

Sergio Abramo: "Il sindaco ha cercato di rispondere non ragionando di pancia. Sui finanziamenti ho detto che ci sono tempi molto stringenti, soprattuto sul porto. Così come la fase delicata per la consegna dell'impianto di Alli". Dopo l'esordio, arriva la parte politica: "Il sindaco si è trovato vicino ai 17 consiglieri comunali. Il sindaco ha voluto che la maggioranza fosse compatta per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissi." Abramo ricorda la grande opportunità di avere sei consiglieri regionali espressione della città. Detto questo il primo cittadino "vira" sul Coronavirus. "Sono molto preoccupato per le attività economiche". Ha aggiunto:" A livello sanitario è stato creato panico ingiustificato, ma adesso faccio una proposta che spero venga accolta dal Consiglio comunale e dai sei consiglieri regionali catanzaresi". La proposta è di utilizzare una parte dei fondi comunitari, cosa che il sindaco aveva annunciato nella precedente conferenza stampa. "Dobbiamo capire come aiutare le attività economiche catanzaresi e calabresi. Ho visto i bilanci. C'è una crisi che può farle saltare. E dire che non abbiamo neanche un caso. La gente non sta uscendo nemmeno la sera. E' preoccupante: dobbiamo anticipare queste situazioni". Il sindaco quantifica in almeno "100 milioni di euro", la necessità finanziaria delle attività economiche che "sono in ginocchio".

Dopo la parentesi Coronavirus, Abramo torna ai fatti più comunali. Ricorda di aver bocciato tutte le lottizzazioni. "Ho promesso che devono essere approvate all'unanimità, così come il nuovo piano regolatore". Il sindaco annuncia anche che, nonostante il taglio (indiretto) di 1,6 milioni sui trasferimenti, anche quest'anno "il bilancio sarà in pareggio". Poi un altro sfogo su Gettonopoli. "Siamo l'unico comune con i conti in ordine, senza le partecipate in perdita, abbiamo preso finanziamenti  da tutte le parti e nonostante questo nelle tivù nazionali parlano di Gettonopoli". 

 

Il presidente Polimeni replica a Merante spiegando che l'attuale sistemazione è solo temporanea (ci saranno successivi cambiamenti) e "non politica". Quindi si potrà cambiare nelle prossime sedute. Sull'opportunità della coincidenza della presidenza della commissione Urbanistica fra consigliere e assessore (gruppo del sindaco Abramo), è stato fatto notare come lo stesso Talarico fosse già presidente della commissione bilancio, altra delega nelle mani del sindaco. "E' quasi impossibile rispettare la regola non scritta della coincidenza", ha detto Polimeni.

Giovanni Merante punzecchia Marco Polimeni per la scelta logistica sulle postazioni (il misto di fatto è nei banchi dell'opposizione). "Vedo più misto nei partiti tradizionali che siedono nei banchi della maggioranza che qui nel gruppo misto". Merante parla di "scempio" nella sistemazione dei posti. Merante poi sposta il mirino sul sindaco: "Perché ha deciso di azzerare la Giunta se poi è rimasta uguale a prima?". E a questo punto, ricorda come "17 consiglieri comunali aveva deciso di salvare l'amministrazione. Non c'è stata analisi di quello che è accaduto". Merante fa riferimento al momento in cui Forza Italia stava per staccare la spina, ma si era creata una maggioranza alternativa pronta a sostenere l'amministrazione Abramo anche senza Forza Italia. Cosa che poi è rimasta senza sbocchi perché si è trovata la quadra con la vecchia maggioranza, da qui la pressoché totale conferma dell'esecutivo. Invita Talarico a pensare al passo indietro da presidente della commissione Urbanistica per la vicinanza al sindaco che ha in mano la delega nell'esecutivo. Si rvolge ancora al sindaco "Un percorso sereno senza infingimenti, non faccia errori. Adesso è responsabile della tenuta della maggioranza".

Dopo una breve pausa riprendono i lavori. Fabio Talarico prende la parola con un approccio più ecumenico. Ha ricordato il senso di responsabilità con cui l'attività del Consiglio comunale riprende dopo lo stop per le commissioni consiliari, senza "sentirsi abusivi". Questo Consiglio "deve chiarire le proprie posizioni. Nessuno di noi deve dare pagelle agli altri". Il riferimento era agli ultimi scambi fra Forza Italia e gli ex. 

L'intervento al miele della Gallo è stato "sgamato" dagli altri alleati del centrodesta. Ezio Praticò (Catanzaro da Vivere) non a caso ha ricordato la battuta sul fatto che la pace può nascondere la guerra. Luigi Levato (ex di Forza Italia ed ora nel gruppo misto) ha sfidato Gallo a pensare al bene della città "parlando a braccio e non con discorsi scritti". Per ora sono scaramucce, figlie di vecchi dissidi. Oggetto della disputa le "transumanze", epitato utilizzato precedentemente da Gallo. Levato ha rivendicato la sua appartenenza alla amministrazione Abramo, di averci messo la faccia nei quartieri. L'altra che ha lasciato Forza Italia è Carlotta Celi: "Il mio gruppo di appartenza nasce da una transumanza. Il documento (quello delle dimissionipoi non reali di Forza Italia)non aveva un fine nobile ma un becero tentativo contro l'amministrazione".

Roberta Gallo (capogruppo di Forza Italia) fa gli auguri ai nuovi presidenti delle commissioni consiliari. Sostiene che presto ci saranno i frutti della "mole di lavoro svolto in questi anni". L'intervento di oggi è molto più diplomatico rispetto all'ultimo fatto in Consiglio comunale quando aveva dichiarato che Forza Italia aveva sventato "un governo innaturale". Poi ha anche parole di apprezzamento per la tempestività con cui è intervenuto Sergio Abramo con la conferenza sul Coronavirus. Per adesso c'è la pace nel centrodestra.

Si passa alla pratica (propedeutica al Bilancio) di verifica e qualità delle aree e fabbricati da destinare a residenza ed attività produttive e terziarie. Come gli altri anni, nel Comune di Catanzaro non sono stati individuati immobili. La relazione è affidata all'assessore al Patrimonio Ivan Cardamone. 

Il regolamento sulla monetizzazione delle aree da destinare a standard viene approvato (con l'emendamento) all'unanimità dei presenti

Sergio Abramo risponde sulle "supposizioni" delle assunzioni della Sieco. "Fermo restando che è un'azienda privata e può fare quello che vuole. La società mi ha informato che sporgerà querela per queste diffamazioni". Precisato questo. Abramo riprende il discorso di Costanzo, ricordando che Agenda Urbana è stato approvato all'unanimità dal Consiglio comunale già da tempo. Inolte "i CIS, oltre 80 milioni, saranno gestiti da Invitalia, anche il sistema dei parcheggi è stato approvato all'unanimità". "Speculare sul fatto che con queste risorse si distribuiscano prebende e appalti non è onesto intellettualemente". 

Sergio Costanzo rompe il lungo silenzio sulle commissioni consiliari. "Voglio dire la mia", ha esordito. "Tutte le volte che sono venuti i carabinieri ci hanno trovato al nostro posto a fare i consiglieri". Il capogruppo di Fare per Catanzaro fa poi riferimento al parere del segretario generale sull'interpretazione della permanenza nella commissione per far maturare il diritto al gettone. "Non c'erano indicazioni di tempo", ha spiegato. "Io sono il primo che entra e l'ultimo che esce. Lo certificano le videoriprese". "Io penso di aver svolto al meglio il mio ruolo", ha proseguito Costanzo. Inoltre poi punge "le fughe in avanti", quindi i consiglieri che si sono dimessi in autonomia. "Non c'erano obiettivi e strategia: di fatto l'effetto è che si è rafforzato il centrodestra. Siamo rimasti in cinque all'opposizione". "Abbiamo semplicemente svolto il mandato del popolo catanzarese". Dopodiché, Costanzo ricorda tutte le battaglie fatte dal lato dell'opposizione. "Dal 2014 sono il maggior oppositore del sindaco Abramo e dei leader del centrodestra". Chiarita la sua posizione politica, Costanzo annuncia di abbandonare l'aula perché non vuole influenzare l'aula perché "non conosco le pratiche, visto che dal 12 dicembre la mia vita è cambiata. Spero nelle prossime settimane di tornare alla normalità".

La prima pratica è "il regolamento per la monetizzazione delle aree da destinare a standard eccedenti la dotazione minima inderogabile". In sostanza le aree in eccesso, post lottizzazione, invece di entrare a far parte del patrimonio comunale potranno essere acquistate dai privati interessati. Un atto per far incassare il comune vista la difficoltà ad assumere le aree. C'è stato un emendamento del gruppo del sindaco che ha fissato un'unica percentuale (50%). E' interventuo Filippo Mancuso che ha illustrato l'opportunità di introitare nuove risorse per l'ente.

Questi sono i presidenti della commissioni permanenti: Talarico (Urbanistica); Riccio (Ambiente e Lavori Pubblici), Renda (Affari generali e Bilancio); Lostumbo (Politiche sociali); Ursino (Attività produttive)

Inzia la seduta con le comunicazioni del presidente Marco Polimeni. Il gruppo misto diventa il più numeroso. Per adesso è composto da: Triffiletti (capogruppo), Renda, Merante, Pisano, Sestito, Riccio, Levato, Celi, Ciconte.

Sono trenta i punti all'ordine del giorno della seduta odierna del Consiglio comunale di Catanzaro. L'assemblea municipale prova a tornare alla normalità dopo il rientro bollente di due settimane fa che aveva ancora i postumi dell'inchiesta delle commissioni consiliari e la crisi politica telecomandata che ha portato ad un mini-rimpasto di giunta. Oggi ci saranno parecchie pratiche di Urbanistica che è la delega trattenuta dal sindaco Sergio Abramo. In settimana, il presidente della commissione al ramo è diventato Fabio Talarico al posto di Antonio Mirarchi. Nella seconda commissione Eugenio Riccio ha preso il posto di Luigi Levato. Piccola curiosità logistica, il gruppo misto (la maggior parte di area centrodestra) si è parecchio rinfoltito ed occupa le postazioni normalmente assegnate alla minoranza che si è parecchio ridotta dopo le dimissioni dei cinque consiglieri poco più di un mese fa. 

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