"Perché in Calabria l’adozione delle procedure nel comparto della sanità avvengono con metodiche diverse? Perché si attuano disposizioni che variano in relazione alle uscite degli svincoli autostradali, quelli meglio segnalati, rispetto a tutti gli altri? C’è nel concreto un interpretazione singolare della normativa o peggio ancora, questa viene attuata rispondendo non ad un interesse generale, ma forse per rispondere ad altri tipi di interessi? Cosa ne pensa il presidente Occhiuto nella sua qualità di Commissario ad Acta della sanità regionale?".
Lo scrive il consigliere comunale Antonio Corsi (Volare Alto).
"Tutto nasce dalla diversità delle procedure adottate dalle Asp di Cosenza e Vibo Valentia che hanno disposto la proroga dei contratti scadenti al 31.12.2022 e l’eventuale stabilizzazione del personale impiegato nei ruoli sanitari, secondo le disposizioni impartite dal Dipartimento alla Salute, richiamando le indicazioni del Commissario ad Acta ed al Piano Operativo 2022-2025. Tutto questo va in conflitto con le scelte inverosimilmente attuate dall’Asp di Catanzaro e dall’Azienda Ospedaliera Universitaria Mater Domini, che differentemente hanno provveduto alla risoluzione dei rapporti alla data del 31 ottobre 2022 per il personale sanitario in servizio, anche in relazione all’emergenza Covid, quello che ha le stesse caratteristiche di servizio che ha determinato i provvedimenti richiamati a Cosenza e Vibo Valentia".
"Nei fatti, senza una spiegazione ed un uniformità di procedura, a Catanzaro sono stati messi sulla strada circa 80 famiglie, che senza una logica, dopo essere stati anche formati, cosa di certo non di poco conto, hanno misurato sulla loro pelle, che in Calabria l’adozione delle normative rispondo a logiche di territorio e non già ad una regola univoca e riscontrabile. Questa è la gravità del fatto, dove si conferma che nonostante tutto, in Calabria i viaggi della speranza sono doppi: quelli di chi chiede di essere curato e, di chi per lavorare è destinato forzatamente ed ingiustamente, viste le evidenze, ad emigrare".
"Ecco perché parlare di sanità diventa un percorso ad ostacoli, quelli il più delle volte creati in modo artificioso, tanto che tutto potrebbe replicarsi, con una responsabilità politica facilmente rintracciabile anche in relazione alla discussione attuale sulla duplicazione delle Facolta di Medicina e dell’integrazione ospedaliera della nascente azienda Dulbecco. La difesa del futuro dei calabresi passa da un percorso di assoluta trasparenza e di eguali possibilità indistinte, senza fare eccezioni di campanile, così come la difesa delle professionalità e del valore del lavoro. Su questo non si accettano eccezioni di norma e nemmeno interpretazioni estemporanee dei singoli attori. Su questo la risposta del presidente Occhiuto diventa un opzione non più rinviabile".
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