Corsi ribadisce che "sul piano più squisitamente politico, osservo che il fallimento totale del sindaco Abramo e della sua maggioranza prescinde dalle inchieste giudiziarie"
25 febbraio 2021 10:54“Le ombre gettate sul Consiglio comunale da indiscrezioni giornalistiche su inchieste giudiziarie in corso non possono passare inosservate”, questo sarebbe stato il mio richiamo più forte rivolto ai colleghi Consiglieri nella riunione di ieri, alla quale per un grave lutto familiare non ho potuto partecipare". Così in una dichiarazione di Antonio Corsi consigliere Gruppo Misto – Comune di Catanzaro. "Non possono, peraltro passare inosservate le recenti prese di posizione dei Sindacati di Polizia - prosegue - e l’indignazione popolare ormai palpabile che, da diverse prospettive, comunque invocano chiarezza su alcuni aspetti inquietanti legati al voto del 2017. Non ho sentito sull’argomento né la voce del sindaco Abramo, né quella del presidente del Consiglio comunale Polimeni. Non è facendo orecchie da mercante che si fa il bene della Città, come tutti i risultati negativi sottoscrivono l’inutilità del metodo".
"Ai candidati a sindaco del 2017, Ciconte sparito dalla politica e dal dibattito cittadino ed al professore Fiorita, rimprovero “solo” di non avere svolto tale ruolo di denuncia in Consiglio comunale, avendo ottenuto comunque seggi rappresentativi di un opposizione, di fatto inesistente, alle elezioni del 2017. Oggi non ci si può limitare alla “sola” denuncia sui giornali, - si legge ancora sulla nota del consigliere comunale - ma bisogna agire dall’interno delle istituzioni. In questo senso, pur condividendo nel merito la proposta lanciata dai sindacati della Polizia di una riunione straordinaria dell’Assemblea cittadina per fare chiarezza, ritengo che questa sia nei fatti inutile. Sia perché celebreremmo l’ennesimo dibattito dei “resuscitati” della legalità in un Consiglio comunale che sotto il profilo politico ed etico forse avrebbe il dovere di tacere, anche e soprattutto su quanto emergerebbe dalle carte della Procura, in aggiunta ad altri avvenimenti già conosciuti. Lo dico con un doppio rispetto: innanzitutto per la magistratura inquirente che sta svolgendo un lavoro eccezionale in tutta la Calabria; in secondo luogo, per la dignità di ogni singolo Consigliere comunale che risulterebbe definitivamente compromessa agli occhi dell’opinione pubblica se le indiscrezioni giornalistiche dovessero avere una conferma probatoria".
"L’immagine di due schieramenti politici contrapposti che avrebbero tentato con metodi inaccettabili di accaparrarsi i voti nelle periferie sud della città sarebbe una macchia di inaudita gravità. Un peccato che non sembra risparmiare nessuno, - evidenzia - ma soprattutto non risparmia l’immagine della città di Catanzaro. E’ per questo che considerando una fumosa passarella in Consiglio Comunale il dibattito così come proposto, invierò in questi giorni all’attenzione del presidente Polimeni e del sindaco Abramo, formale richiesta ai sensi dell’art. 26 dello Statuto, per la costituzione di una “Commissione speciale di indagine” a cui affidare il compito, senza naturalmente interferire con il lavoro dei magistrati, di approfondire le circostanze riferite dalle ricostruzioni giornalistiche. Forse solo così questo Consiglio comunale potrà dare una risposta di responsabilità alla città tutta, ma soprattutto dimostrare senza alcuna paura, una collaborazione agli organi inquirenti ed al lavoro in itinere della Prefettura".
"Sul piano più squisitamente politico, osservo che il fallimento totale del sindaco Abramo e della sua maggioranza prescinde dalle inchieste giudiziarie. Qui si tratta di una città travolta dalla crisi, che non ha prospettive, che è governata da una classe dirigente che pensa solo ai propri interessi particolari. Si perdono centinaia di posti di lavoro, - conclude Corsi - chiudono decine di attività commerciali, la facoltà di medicina viene svenduta in cambio delle lenticchie di un corso di laurea in cinese e arabo che forse non partirà mai, tutte le decisioni si prendono a Cosenza e Reggio Calabria per la totale assenza di autorevolezza di questa Amministrazione ormai allo sbando. Che tace ormai succube di giochi interni e di una mediocre autoreferenzialità nei confronti di altri organi istituzionali, anche temporanei, come la commissaria Latella dell’Asp di Catanzaro in ordine alla vicenda del Sant’Anna Hospital".
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