Tra le tante bugie politiche del sindaco Abramo e della sua agonizzante Amministrazione spicca per gravità la mancata realizzazione della bretella stradale di via Galeazzo da Tarsia, opera fondamentale per circa 200 famiglie “prigioniere” di una viabilità pericolosa e ingestibile.
Sono anni che il sindaco e i vari assessori ai lavori pubblici promettono ai cittadini la definizione di questa pratica e la realizzazione della bretella che consentirebbe di immettersi su viale Tommaso Campanella senza alcun pericolo. Si tratterebbe del naturale completamento della rotatoria di Sant’Antonio per la cui realizzazione mi sono battuto in prima persona.
Il primo cittadino è riuscito, per l’ennesima volta, ad ingannare il comitato di quartiere e perfino il parroco della chiesa Madonna di Pompei don Pino Silvestre che si era ingenuamente fidato.
Ora è il tempo che su questa vicenda si faccia chiarezza, anche per quanto riguarda scabrosi aspetti amministrativi e contabili. Pretendiamo dal sindaco, dall’assessore ai lavori pubblici, dai dirigenti, precise risposte sulle somme che sono state impegnate e spese per progettazioni ed eventuali consulenze. Vogliamo sapere perché non si è proceduto all’esproprio della porzione di terreno privato indispensabile per la realizzazione dell’opera. Oltre alla presa in giro per i cittadini, potrebbero configurarsi danni erariali che non esiterò a denunciare alla Corte dei Conti.
Mi aspetto risposte rapide, tempestive e chiarificatrici. Si svegli dal torpore invernale la Giunta comunale, si rimbocchi le maniche e cerchi di risolvere almeno le problematiche più urgenti e sentite dai cittadini .
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