Catanzaro, Corsi: “Sul bilancio comunale pesano come macigni i debiti fuori bilancio per cause perse”
Palazzo De Nobili
10 ottobre 2023 11:45
“Da troppo tempo il bilancio del Comune di Catanzaro soffre di quello che potremmo definire il vero cancro dell’amministrazione: la voce dei debiti legati alle sentenze passate in giudicato che assorbono una parte più che sostanziosa dei conti dell’ente. Una situazione assurda, se si pensa a tutte le pratiche di debiti fuori bilancio che puntualmente arrivano in Consiglio comunale per l’approvazione e che definiscono il quadro di una voragine finanziaria senza fine. Se si sommano tutti i debiti accumulati negli anni a causa di procedimenti giudiziari che hanno visto il Comune di Catanzaro soccombente, si arriva certamente a centinaia di milioni che avrebbero consentito all’ente di disporre di un bilancio meno ingessato e di programmare i servizi essenziali con ben altre capacità. Giusto per fare un paragone, mentre il bilancio regionale è assorbito per l’ottanta per cento dalle spese sanitarie, quello comunale deve fare fronte, invece, per la stessa proporzione ai debiti di natura giudiziaria”.
lo scrive il consigliere comunale Antonio Corsi.
“Tutto questo è paradossale, l’ente si trova costretto a pagare ingenti somme per transazioni o cause perse, di cui numerose relative a vicende risalenti agli anni ’90 e dal 2000, quando a guidare l’ufficio legale era Gabriella Celestino, poi diventata riferimento centrale della giunta Abramo. Da oltre dieci anni resiste alla guida dell’Avvocatura comunale Saverio Molica che, nel rispetto di quello che impone la legge, ma anche solo per rompere la continuità con il passato, non può proseguire a dirigere un settore che percepisce anche notevoli premi di produzione. Ho interloquito, dunque, con la Segretaria generale per chiedere che si proceda entro fine anno con la rotazione del dirigente Molica presso altri settori. Su questo punto anche il sindaco, che ha la delega dell’avvocatura, deve prendere posizione: la mia proposta è che si valuti il reclutamento di un dirigente, tramite procedura ex art. 110 del Tuel, che possa portare nuova linfa a tutto l’ufficio, senza più fare sconti a nessuno e rimuovendo le incrostazioni legate alle gestioni passate”.