Catanzaro. Corsi: “Tallini e Abramo, dal monopolio a reduci e combattenti. Tramontato il mito del Comune con i conti in ordine”

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Antonio Corsi
  08 maggio 2021 11:52

"Tramonta il sole sull’Impero Abramo-Tallini. Crolla il mito del Comune con i conti in ordine. Crolla verticalmente il consenso di Forza Italia che perde consiglieri e credibilità in città. Quello che era il gruppo più numeroso si è ridotto a pochi “reduci e combattenti”, ininfluenti nelle scelte dell’Amministrazione. Non è solo a causa di vicende giudiziarie che non mi riguardano, se non per augurare un definitivo chiarimento, ma solo perché politicamente si è creato un sistema poggiato sul bisogno, mandando alle ortiche ogni forma di eventuale meritocrazia. Il Comune è un ufficio di collocamento per amici e amici degli amici. Le persone vengono utilizzate come pedine, da spostare a piacimento, come sta avvenendo per la Catanzaro Servizi per la quale si sente già puzza di cadavere e la responsabilità resta nelle mani di chi, negli anni ha traccheggiato sull’indirizzo industriale e ne ha decretato la lenta agonia. Ecco perché Forza Italia è un residuato di fine Impero consegnata alla ghigliottina politica della piazza, o peggio ancora alle brioche di Maria Antonietta".  Lo afferma Jonny Corsi, consigliere comunale di Catanzaro. 

"Forza Italia, e di conseguenza tutto il centrodestra cittadino, si sta squagliando. Va via il capogruppo Gallo, per come era già andato via il precedente capogruppo Levato. Voci di corridoio danno per certa una slavina di abbandoni. La politica con il vezzo monocratico che specula sul bisogno è ritornata nel frullatore, dove sogni, passioni, speranze e bisogni si sminuzzano nel tentativo di ricomporsi per un nuovo Risorgimento(?), lasciando interdetta l’opinione pubblica, i cittadini che restano disorientati rispetto ad un problema di comportamenti dei singoli, quelli che fino ad oggi hanno “governato” il vascello di Forza Italia, ormai ridotto ad un canotto. La restituzione della delega al patrimonio da parte dell’assessore Cardamone, coordinatore cittadino di Forza Italia, non è stata trasparente. Se davvero è oberato da “problematiche personali e professionali” come lui stesso ha affermato, perché non si è dimesso da tutto? Nella certezza che nessuno vuole lasciare le poltrone, ci viene da dubitare che sotto c’è qualcos’altro, un qualcosa che Abramo e Cardamone dovrebbero spiegare. Forza Italia è arrivata al capolinea. Abramo è arrivato al capolinea. Purtroppo, anche Catanzaro è arrivata al capolinea per una colpa totalmente ascrivibile a Forza Italia ed ai suoi satelliti", continua Jonny Corsi. 

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"E se questo è il centrodestra di Catanzaro, lo stesso può dirsi del centrodestra calabrese, diviso, sfilacciato, pieno di veleni e sospetti, che certamente non può proporsi a governare la Regione, portando alla Cittadella questi modelli e questi sistemi. La riproposizione del museo del paleolitico quello che i calabresi ormai hanno bollato come un male endemico, ma che non suscita negli attori e nei gregari, anche quelli di Forza Italia vecchi o novelli(?) con la targa catanzarese, né ribrezzo, né vergogna", conclude il consigliere comunale. 

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