Catanzaro, corso di aggiornamento al Pugliese-Ciaccio promosso da Astarte

Si è tenuto il 28 marzo un importante corso di aggiornamento presso il presidio ospedaliero Pugliese –Ciaccio di Catanzaro, che ha visto coinvolti gli operatori del Pronto Soccorso, i centri antiviolenza di Catanzaro, tra cui Associazione Astarte promotrice dell’iniziativa e diverse autorità istituzionali, tra cui Francesco Procopio, Commissario Straordinario dell’azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio, il Dirigente di Medicina d’Urgenza del Pronto soccorso Peppino Masciari, il Vice sindaco di Catanzaro Giusy Iemma, l’assessore alle politiche del comune di Catanzaro Venturino Lazzaro,  la consigliera di Parità della Provincia Di Catanzaro Elena Morano Cinque, la presidente commissione Pari Opportunità della provincia di Catanzaro Donatella Soluri, il medico di Direzione Sanitaria di presidio Rosa Costantino, il Vice Questore Aggiunto Claudia Tortorelli.

“Dal sanitario al sociale - Il ruolo della rete nei casi di violenza di genere - progetto Codice Rosa Astarte”, questo il tema dell’evento che ha posto i riflettori su un argomento molto delicato e attuale, quale la violenza sulle donne e il modo in cui le vittime di violenza, giunte in pronto soccorso, ricevono le prime forme di assistenza da parte degli operatori del pronto soccorso, i quali attivano prontamente il così detto Percorso Rosa.

“Questo servizio - afferma la presidente di Astarte, la Muri - è un vero e proprio 118 del sociale, e noi, come centro antiviolenza, interveniamo subito nel momento in cui il personale del pronto soccorso ci interpella per affiancare la donna che ha subito violenza. Si crea così una sinergia tra noi e loro, ognuno agisce e opera nel pieno rispetto dell’altro, mettendo sempre al primo posto le esigenze e il benessere della donna che in quel momento ha necessità di essere curata, di avere un supporto psicologico e assistenziale”.

Il Peppino Masciari, dirigente di Medicina d’Urgenza del Pronto Soccorso, evidenzia l’importanza di questi corsi di formazione e dell’utilità di poterne organizzare altri.

“Noi - afferma il Masciari- abbiamo avuto da sempre un’attenzione e una sensibilità in più dinnanzi ai casi di violenza, attuando tutte le precauzioni del caso. Ciò non toglie che, questi corsi di formazione siano utili anche e soprattutto a noi operatori sanitari che necessitiamo di avere più preparazione e colmare eventuali gap organizzativi”

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