Catanzaro. Costanzo: "Che fine hanno fatto le bike elettriche, le bighe e l'isola pedonale?"

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  15 marzo 2021 17:00

"Lo scorso  26 maggio, il sindaco Abramo, nel  corso della presentazione dei nuovi autobus a metano acquistati dall’Amc, aveva  annunciato anche  che «Ci saranno delle novità riguardo il centro storico e il quartiere marinaro perché l’Amc dovrà gestire il sistema del car sharing elettrico e anche delle bike elettriche. In particolare, le biciclette alimentate ad energia elettrica potranno essere un utile mezzo per i catanzaresi per muoversi da nord a sud con facilità senza intasare le vie della città e, soprattutto, Corso Mazzini » Ma queste bici che fine hanno fatto ? Non ci “scandalizziamo” più di tanto, oramai abituati agli annunci e agli  “sproloqui” del sindaco, in particolar modo quando si trova davanti ai microfoni dei giornalisti".

Lo scrive Sergio Costanzo, capogruppo FareperCatanzaro.

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"Annunci che puntualmente non trovano riscontro. Figuriamoci quando si tratta di sostenibilità ambientale. Ne sono la riprova i parchi e i giardini abbandonati, Villa Margherita, ne è un esempio, la mancata attuazione di sistemi  fotovoltaici negli edifici pubblici e nelle scuole, solo per fare alcuni esempi. Pur se il  tema della sostenibilità non è di per se’ nuovo e di grande attualità. Una città intelligente  dovrebbe essere  in grado di gestire e ottimizzare l’uso delle risorse in maniera decisamente innovativa, facendolo anche in nome di un significativo miglioramento della qualità della vita. Così può avvenire per la mobilità, per la raccolta dei rifiuti o nel campo  dell’uso del suolo. Certamente la tecnologia e l’innovazione possono aiutare le amministrazioni e i cittadini in questa nuova importante missione, laddove si abbia la consapevolezza dell’importanza di dotarsi di strumenti utili e condivisi. Ma laddove questi strumenti ci sono, vedi biciclette e scooter elettrici abbandonati, la stessa fine che hanno fatto le bighe, non vengono messi al servizio dei cittadini. Sono, invece, esempi di sperpero del denaro pubblico come  nel caso del  motoscafo che doveva servire ai vigili urbani per il pattugliamento delle spiagge.  Ma c’è sempre chi cerca di mettere una “pezza” alle incapacità politiche di Abramo.  Come sempre arrivano le  puntuali difese di ufficio, da qualche collega di maggioranza ,il quale, lo scorso mese di giugno aveva replicato all’avv Di Lieto del Codacons, per il solo fatto che Di Lieto, aveva espresso il timore che le bici elettriche acquistate potessero fare la fine dei 51 scooter abbandonati nelle officine dell’Amc. “Se Di Lieto pensa che la ventina di bici elettriche che verrà acquistata dal Comune possa fare la stessa fine dei motorini elettrici che giacciono in un deposito Amc si sbaglia di grosso. "Quanto alla nuova mobilità che l’amministrazione Abramo sta studiando in queste settimane, stia tranquillo l’avvocato Di Lieto: quanto prodotto dal Comune, che l’ha concordato e condiviso con un gran numero di associazioni di categoria e commercianti, serve a contribuire al rilancio dell’economia del capoluogo senza prelevare nulla dalle tasche dei cittadini”.

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"Stendiamo un velo pietoso sulle modalità di acquisto, da parte dei super manager della compartecipata comunale del “parco bici”....ma nello stesso tempo ci chiediamo: dov’è finito questo nuovo piano di mobilità? Dove circolano queste bici  che da quanto annunciato da Abramo dovevano servire “per muoversi da nord a sud con facilità senza intasare le vie della città” ? Dove sono i motorini e come vengono utilizzati? E le bighe che dovevano essere date in dotazione alla polizia municipale per muoversi all’interno della città ? Che fine ha fatto l’isola pedonale? Siamo dell'idea che l'azione politica deve essere fortemente improntata ad agevolare e sostenere concretamente i comportamenti virtuosi, scoraggiando e limitando invece quelli dannosi. È tempo di scelte politiche coraggiose e magari all'inizio un po' impopolari, ma in grado di facilitare veramente il cambiamento che ora è necessario per il nostro pianeta. La transizione ecologica, tema oggi più che mai d’attualità dopo l’istituzione di un apposito ministero, deve essere tra gli obiettivi di qualsiasi squadra politica, ma bisogna poi attuare azioni concrete per agevolarla. Anche da noi, l'idea di incoraggiare le persone a un trasporto intermodale, ovvero composto da più mezzi, non è  una utopia. Per esempio favorendo la sosta dei mezzi privati o dei pullman extraurbani in parcheggi di testata con l'ultimo tratto fatto con autobus Amc elettrici o a metano, oppure in bicicletta potrebbe essere un primo passo. Ma sono temi che non possono trovare spazio nell’agenda di Abramo, molto impegnato a garantirsi un proseguo politico  e non a dare una direzione nuova al capoluogo di regione, ma anche dai limiti dei super manager chiamati a gestire la compartecipata AMC non per “curriculum” ma per “amicizie che contano”..."

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