Catanzaro. Costanzo (Obiettivo Comune) chiede di "rimuovere la discarica lungo la Sp 165/2 a Cavita”

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images Catanzaro. Costanzo (Obiettivo Comune) chiede di "rimuovere  la discarica  lungo la Sp 165/2 a Cavita”

  06 maggio 2021 11:08

 “La strada provinciale 165/2 che collega Catanzaro a Tiriolo, all’altezza della frazione Cavita, è ormai diventata una vergognosa discarica a cielo aperto. Lo scempio ambientale è stato più volte segnalato, ma nessuno ha mosso un dito.  È un tratto di strada che da anni si annuncia quasi completato ma, di fatto, mai riaperto al traffico e destinato ormai a essere un deplorevole ricovero abusivo di immondizia d'ogni genere”.

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A dirlo è il consigliere comunale Manuela Costanzo (Obiettivo comune), che aggiunge: “Ma come si può restare a guardare di fronte a uno scempio simile? Nel tempo si è visto di tutto: lavatrici, divani, valigie ingombranti, ruote di auto, tavoli, borse, scale in ferro arrugginito ed enormi contenitori in plastica, oltre alla dose quotidiana di rifiuti organici. Un vituperio intollerabile consumato ai danni della rigogliosa vegetazione che cresce intorno e di una incantevole cornice naturalistica: a pochi metri, infatti, scorre il fiume Corace circondato da splendidi uliveti, luogo di ritrovo per gli amanti della natura e, da un anno a questa parte, tappa ufficiale del Cammino Basiliano, l’itinerario di oltre mille chilometri che attraversa la Calabria da nord a sud, acclamato dalla stampa nazionale e internazionale per l’importante testimonianza storica e culturale, oltre che ambientale".

"Un percorso turistico che si preannuncia incontaminato per poi, a Catanzaro, ad onta di ogni proponimento di valorizzazione naturalistica, sorprendere con una ripugnante montagna di sporcizia. È questo che la città vuole offrire ai turisti? E ai nostri cittadini vogliamo far correre rischi continui di salute, lasciandoli vivere in un luogo insalubre? Il Comune e la Provincia - conclude la Costanzo - si adoperino urgentemente per risolvere definitivamente una situazione non più tollerabile, instaurando foto-trappole per individuare chi non ha alcun rispetto per l’ambiente e la convivenza civile e predisponendo un piano costante di pulizia e manutenzione. Non tra un mese o un anno, ma in settimana!”

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