Catanzaro, “Cura d’Arte” chiude la stagione al Museo del Rock: un viaggio onirico tra sogno e realtà

di IACOPO PARISI

Si conclude con il sesto appuntamento prima della pausa estiva la rassegna Cura d’Arte, ospitata come ogni mese negli spazi evocativi del Museo del Rock di Catanzaro. Un ciclo di incontri che, puntata dopo puntata, ha saputo mescolare forme artistiche e riflessioni, per offrire al pubblico esperienze emotive e culturali dal forte impatto. Il tema di questo ultimo incontro è quanto mai evocativo: “Sogno o son desto?”.

L’evento si propone ancora una volta come uno spazio di condivisione, bellezza e introspezione, dove l’arte è strumento di riflessione e di cura. “Abbiamo mutuato il termine ‘finale di stagione’ dal mondo delle serie TV”, spiega Salvo Venuto, tra gli organizzatori dell'evento, “perché questa rassegna è stata davvero come un racconto a puntate, un contenitore di linguaggi diversi – dalla musica alla parola, dal disegno al teatro – fortemente voluto da Elisa Chiriano, che ha coinvolto ciascuno di noi secondo le proprie competenze. Il nostro intento è stato quello di sensibilizzare il pubblico alla funzione terapeutica dell’arte, ma anche a prendercene cura attivamente, come bene comune da preservare”.

Il sogno, come dimensione ambigua tra il reale e l’immaginario, ha attraversato ogni forma d’arte, e proprio da questa premessa si sviluppa l’incontro. Elisa Chiriano, conduttrice radiofonica e moderatrice della serata, sottolinea: “Abbiamo voluto costruire questo incontro come un salotto, un momento informale dove raccontarci e raccontare, condividendo esperienze e proposte culturali. Il sogno è un tema ricchissimo, che ciascuno interpreta a modo proprio: nei libri, nella musica, nei ricordi”.

Un viaggio che si snoda tra linguaggi diversi. Giovanni Audino, esperto di grafica e comunicazione, ha trovato un riferimento visivo potente nel mondo del fumetto: “Ho scelto Little Nemo di Winsor McCay, pubblicato per la prima volta sul New York Herald. È considerato da molti il più bel fumetto mai realizzato. Ogni tavola è un sogno che si dissolve bruscamente, sempre con l’ultima vignetta in basso a destra che ritrae Nemo mentre si sveglia cadendo dal letto. McCay ha ispirato generazioni di artisti: le sue architetture impossibili e le trasformazioni surreali sono pura invenzione onirica”. E ricorda una frase significativa di Oreste Del Buono: “McCay con Little Nemo ha fatto per il sogno ciò che Freud ha fatto con le sue interpretazioni.”

A portare la riflessione nel campo della pittura è Antonella Pascuzzo, insegnante di storia dell’arte e curatrice, che ha scelto “The Nightmare” di Johann Heinrich Füssli: “Un’opera ricca di simboli e archetipi, costruita come una vera e propria scena teatrale. Il dipinto è una satira sociale che si interroga sul confine tra sogno e incubo, tra eros e morte. La postura della figura femminile, distesa in un apparente sonno profondo, potrebbe alludere a uno stato di abbandono totale o di passaggio. Il sipario e la luce strobo enfatizzano il carattere scenico del dipinto, con una composizione piramidale che gioca tra verticalismo ed orizzontalità”.

A dare voce alle emozioni è Salvo Venuto, attore, che ha letto “La verità è un sogno” della poetessa Giusi Verbaro, nell’ambito del progetto “Calabria: un sogno nel Mediterraneo”, promosso dall’associazione culturale Calabria Contatto. “Un omaggio sentito a questo progetto e ai ragazzi che lo portano avanti”, ha detto.

Il “padrone di casa” Piergiorgio Caruso, ha voluto chiudere con una nota musicale scegliendo “Rubber Soul” dei Beatles. “Una copertina distorta per un disco nato negli anni della psichedelia. L'ascolto è dedicato a I Am the Walrus, brano simbolo di quel periodo e perfetto per accompagnare questo viaggio nel sogno”.

Hanno partecipato anche Roberta Cricelli, giornalista e referente dell’ufficio stampa di Calabria Contatto, e Daniela Pietragalla in collegamento da remoto.

“Cura d’Arte” si prende ora una pausa estiva, ma promette di tornare in autunno con nuovi appuntamenti e nuovi temi da esplorare. Il pubblico, nel frattempo, porta con sé il ricordo di una serata che ha saputo parlare al cuore e alla mente, in equilibrio tra sogno e realtà.

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