Catanzaro, da mesi i cittadini attendono invano i rimborsi Covid e il Comune rischia di perdere 800 mila euro

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Palazzo De Nobili

Gli avvisi sono scaduti a maggio e consentivano di pagare in parte le tariffe idriche e la tassa sui rifiuti. Non è stata pubblicata alcuna graduatoria. Durissima lettera del consigliere comunale Rosario Lostumbo "a rischio oltre 800 mila euro"

  13 gennaio 2023 16:00

di GABRIELE RUBINO

A rischio oltre 800 mila euro e, soprattutto, una gelata per le persone più in difficoltà. È la ‘frittata’ che potrebbe essersi consumata al Comune di Catanzaro con gli avvisi che consentivano ai cittadini di ottenere un rimborso per ‘scontare’ le utenze domestiche (acqua e rifiuti) non pagate a causa del Covid. Il governo con un decreto del 2021 aveva assegnato al capoluogo di Regione circa 806 mila euro. Palazzo De Nobili aveva pubblicato gli avvisi (suddivisi in due azioni) con cui poteva essere riconosciuto un contributo/rimborso massimo di 500 euro per le tariffe idriche e la Tari non pagate da marzo 2020 in avanti. Il vantaggio sarebbe stato duplice: i cittadini avrebbero in parte compensato un debito reso difficoltoso da onorare a causa della pandemia e il Comune avrebbe incassato somme (tramite una sostanziale partita di giro) che difficilmente avrebbe recuperato o recupererà. La scadenza delle domande era stata fissata a maggio 2022. Cosa è accaduto dopo? Dei rimborsi Covid, con la nuova Amministrazione Fiorita, non si è saputo più nulla.

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Tanto che l’allora assessore alle Politiche sociali e attuale consigliere comunale Rosario Lostumbo ha deciso qualche giorno fa di scrivere una durissima missiva per denunciare l’accaduto. “Alla data odierna, risulterebbero essere pervenute numerose domande di soggetti potenzialmente beneficiari rimaste inevase. I cittadini…, hanno evidenziato che continuino a pervenire loro solleciti di pagamento di canoni relativi di periodo di cui all’Avviso. Gli stessi, inoltre, evidenziano, che alle domande inoltrare non è seguito alcun riscontro da parte del Comune e quindi si sono visti obbligati al pagamento per intero degli importi. Si rimane allibiti – prosegue Lostumbo – come, ad oggi, non si è avuta notizia, da parte del Settore preposto, dell’iter burocratico e/o di completamento dell’istruttoria delle richieste pervenute”.

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La missiva di Lostumbo è stata inviata al sindaco Fiorita, al presidente del Consiglio comunale Bosco e al nuovo dirigente dell’area finanziaria e ai componenti del Nucleo di Valutazione, saltando il dirigente del settore Politiche sociale e lo stesso segretario generale. Una scelta presumibilmente non casuale dato il contenuto della lettera.

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Lostumbo, in un altro passaggio, attacca a testa bassa: “Tutto ciò, è avvenuto in un clima di silenzio e mancata solerzia politico-dirigenziale, che configura una duplice e grave responsabilità in termini finanziari e di opportunità negate per quanti avevano legittimamente diritto a fruire delle agevolazioni previste nell’Avviso. È innegabile che il ritardo accumulato potrebbe, vanificare quanto svolto sino alla data di presentazione delle domande. Infatti oggi sarebbe assai complesso ricostruire le singole pratiche e le relative rendicontazioni, dal momento che in tanti hanno già corrisposto le somme (senza le eventuali riduzioni previste). Per giunta – denuncia il consigliere comunale - al 31 dicembre 2022 manca una graduatoria con impegno delle somme destinate ai singoli potenziali beneficiari, con il concreto rischio di dover restituire indietro i fondi “vincolati”. Nel periodo suddetto, il dirigente del settore Finanze e Tributi al contempo era il dirigente del Settore Politiche sociali. Incredibilmente, e non se ne comprendono i motivi, sembrerebbe che gli Uffici de due Settori, diretti dal medesimo dirigente, non abbiano mai dialogato e cooperato amministrativamente”.  E infine l’affondo finale: “Com’è possibile che a colui che dovrebbe sovrintendere al buon funzionamento della macchina amministrativa del Comune di Catanzaro sia sfuggito un procedimento di tale entità economica e di notevole importanza per la collettività? Come si può immaginare che una misura del genere in termini di sostegno alle famiglie e quanti vivono in condizioni di disagio possa essere stata ignorata completamente dalla politica? Chi risponderà di tutto questo?”.  

 

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