"Per essere un partito politico la priorità, anzi l’ovvietà, è essere dalla stessa parte e possedere la stessa identità politica. Ma il Pd degli ultimi anni, ed in brutta copia anche quello attuale, nella città di Catanzaro sembra smembrarsi nei personalismi, rinnegando il concetto stesso di unità e di partito", si legge in una nota del Circolo PD “Giovanni Puccio” Catanzaro Lido.
"Ora, però, il Pd catanzarese è chiamato a voltare pagina, - prosegue - dopo averne scritta un’altra pessima, figlia di quei personalismi sopra citati. E la nuova pagina, nonostante il rispetto delle varie opinioni espresse nel corso delle riunioni di circolo tenutesi negli ultimi due giorni nel centro e nel quartiere Lido, non può e non deve essere scritta se non con le regole dello Statuto Pd, che esiste proprio per regolamentare i passi da compiere ed è stato ideato e realizzato per costruire un grande partito popolare, composto da donne ed uomini liberi e pensanti, capaci poi, proprio grazie allo Statuto, di fare sintesi e di percorrere la medesima strada nella medesima direzione".
"Questo è quanto sancito al termine della riunione del circolo “Puccio” svolta alla presenza del segretario provinciale, Domenico Giampà, del componente della segreteria provinciale, Carlo Troiano, del presidente dell’assemblea cittadina, Maria Chiara Chiodo, del consigliere comunale Igea Caviano e del segretario reggente di circolo, Giuseppe Runca. Dopo diversi interventi susseguiti alle proposte presentate dal componente della segreteria provinciale in merito agli aspetti organizzativi relativi al numero di circoli da costituire in città ed alla fase organizzativa relativa alla determinazione di una nuova guida cittadina del partito, - si legge - il circolo “Puccio” ha determinato quanto segue: il numero di circoli non può essere determinato a prescindere, ma si deve partire dai concretamente esistenti ed aventi sede fisica nella quale espletare l’attività politica ed accogliere tesserati e simpatizzanti per coinvolgerli nell’azione sul territorio comunale, rimanendo aperti all’eventualità di nuovi circoli costituiti sempre secondo normativa, vale a dire con partecipazione e sede politica attiva nella quale incontrarsi. E’ evidente che esistano dei costi vivi che sono i tesserati ad espletare, per questo è fondamentale organizzare il partito affrontando non solo la costituzione di un gruppo dirigente adeguato e competente, ma anche tenendo conto delle risorse economiche a disposizione".
"Per quanto riguarda la successione al segretario cittadino uscente, Fabio Celia, - si legge ancora - il circolo non si è determinato sulle proposte ricevute, ma ha rimarcato come da Statuto il coordinamento e la responsabilità spettino alla supervisione degli organismi competenti, che si auspica possano scongiurare una fase commissariale, che allungherebbe un’agonia già fin troppo prolungata, che ha per il partito effetti devastanti, su consenso e partecipazione attiva. Il segretario provinciale, specificando che la ratificazione di ogni atto passa dal partito regionale per competenza statutaria, ha garantito che i tempi di convocazione di un’assemblea generale degli iscritti al Pd cittadino saranno brevi ed entro fine mese di settembre si svolgerà previa convocazione del presidente dell’unione cittadina Maria Chiara Chiodo di concerto con il segretario cittadino uscente ed in quella sede saranno votate le mozioni proposte e finalizzate alla modalità organizzativa della fase congressuale dei circoli e dell’unione cittadina. Come detto noi iscritti del Circolo “Puccio” di Lido vogliamo contribuire a costruire un Pd coeso e forte, che sia luogo di aperto e libero confronto, ma che sia pure patrimonio per tutti gli iscritti, tutelati da Codice Etico e chiamati a difenderne l’immagine e l’azione, per non disperdere il già residuo consenso e per puntare a conquistare il ruolo di grande partito popolare che tutti millantano, ma che pochi fin qui hanno messo in pratica".
"Ed altro modo non esiste, - si evidenzia - se non seguire e rispettare le regole democratiche che il Pd si è dato e che purtroppo spesso negli ultimi anni sono state calpestate. Lo Statuto non è solo un elenco di regole, ma l’identità da condividere ed alla quale appartenere, poiché fa sintesi politica e non ammette litigi e dispute.
Noi, come già detto nel recente passato, vogliamo essere Pd, quello vero, rappresentativo e capace di coinvolgere".
"Un partito che vuole offrire soluzioni e prospettive politiche ai catanzaresi e non quanto visto sin ora. Per essere tutti quanti vero Pd cittadino dobbiamo unirci e nel corso della prossima assemblea generale confrontarci sulle varie mozioni che saranno portate al tavolo di discussione, per poi a maggioranza scegliere il percorso da fare, insieme. Ed anche coloro che saranno minoranza, per una volta, comprendano che è più utile, se davvero si crede tutti all’arte nobile della politica democratica, essere assieme e proseguire mantenendo nell’ambito politico e nelle sedi politiche opportune ogni disaccordo espresso, giusto o sbagliato che sia. Perché così si fa politica, tutto il resto è show mediatico finalizzato ad interessi specifici lontani dagli interessi collettivi, che sono di ben altra portata etica.
Solo così imboccheremo l’unica strada possibile affinché il Pd possa essere un grande partito a Catanzaro", concludono.
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