Catanzaro, dall'Umg ultimata una ricerca sensazionale: l'antidoto per le ferite gengivali

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Da sinistra: Carlotta Ceniti, Jessica Bria, Domenico Britti, Emanuela Chiarella, Anna Di Vito
  27 febbraio 2024 14:57

Il nostro cavo orale è sempre a rischio di essere sottoposto alla insorgenza di patologie che, per una serie di motivi, sfociano poi in vere e proprie dolorose ferite laceranti il tessuto gengivale. Ferite che –dicono le statistiche- sono resistenti ad una rapida e perfetta guarigione. E se non guarite possono produrre conseguenze  più serie e devastanti per il cavo orale e non solo. Come far guarire da queste ferite? Un gruppo di ricercatori dell’Università di Catanzaro ha affrontato questo delicato problema con risultati che potrebbero dare una svolta alla soluzione.  Dall’Università “Magna Graecia”, infatti,  giungono interessanti notizie. Il siero di latte ovino favorisce la guarigione delle ferite gengivali. Giusto che si puntino i riflettori sul gruppo di lavoro coordinato dalla Dott.ssa Emanuela Chiarella che ha evidenziato l'effetto positivo esercitato dal siero di latte ovino su cellule umane isolate dalle gengive.

La Dott.ssa Chiarella, docente di Biochimica ed esperta di cellule staminali, e tutto il gruppo di lavoro hanno magistralmente integrato le loro conoscenze e competenze per rivalutare il siero di latte ovino, un sottoprodotto della lavorazione lattiero-casearia. Nello specifico i ricercatori hanno utilizzato un modello in vitro di ferita gengivale realizzato con le cellule HGF-1 (fibroblasti gengivali umani), e hanno dimostrato che il trattamento con siero di latte ovino favorisce la secrezione di collagene e quindi la rimarginazione della ferita. Queste evidenze pubblicate sull’autorevole rivista specializzata Foods ancora una volta dimostrano l'impatto dell'alimentazione sulla salute e aprono interessanti scenari per la formulazione di nuovi prodotti farmaceutici.

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La ricerca di carattere multidisciplinare si è avvalsa della collaborazione di professionisti dell'Ateneo Catanzarese, quali la Dott.ssa Carlotta Ceniti, il Prof. Domenico Britti, la Prof.ssa Anna Di Vito, la Dott.ssa Jessica Bria, e di professionisti dell'Università Federico II di Napoli il Prof. Aniello Anastasio e la Dott.ssa Rosa Luisa Ambrosio.

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Questa ricerca è volta alla crescita e alla valorizzazione del territorio e ancora una volta esprime il dinamismo scientifico all'interno dell'UMG guidata dal neoeletto Rettore Prof. Giovanni Cuda. Una Università giovane per i giovani... sarà sicuramente un volano per l'intera Regione!

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