La Commissione Ambiente al Comune di Catanzaro chiede l'intervento diretto dell'Aterp per le gravi infiltrazioni d'acqua e istituisce un "osservatorio contro il degrado" per limitare situazioni di scarsa civiltà.
14 aprile 2021 13:06
I quartieri a sud della città vivono ormai da tempo uno stato di profondo degrado ambientale e sociale alla cui emergenza si dovrebbe e potrebbe porre fine con i dovuti interventi. Profonde infiltrazioni di acqua rendono pericolo l'accesso e la permanenza in alcuni condomini e alloggi popolari, al punto che autonomamente gli abitanti hanno provveduto a scavare delle buche di deflusso nei terreni limitrofi. E ancora, Aranceto, Corvo e Pistoia sono quotidianamente scenario di degrado e gesti di inciviltà non più tollerabili. A tal proposito si istituirà un "osservatorio contro il degrado". E' quanto ha deciso oggi la Commissione Ambiente, cui hanno partecipato Eugenio Riccio (presidente) e i consiglieri Angotti, Consolante, Corsi, Manuela e Sergio Costanzo, Gallo, Levato, Lostumbo, Rosario Mancuso, Mirarchi, Pisano, Praticò e Renda.
“Qualche giorno fa ho partecipato a un sopralluogo in viale Isonzo insieme ai tecnici dell’Aterp e all’assessore comunale ai Lavori pubblici Franco Longo. Mi auguro che quanto concordato in quella sede con l’Agenzia regionale per l’edilizia residenziale pubblica venga attuato il prima possibile. Da parte del Comune c’è la massima disponibilità, ma senza un intervento diretto da parte dell’Aterp, competente in materia, il grave problema di infiltrazioni di acqua nei condomini dei palazzi, o nella parte inferiore della zona, non potrà mai essere risolto alla radice".
E' quanto ha dichiarato, oggi, il consigliere comunale Luigi Levato (Catanzaro con Abramo) in merito allo stato di grave degrado che continua a registrarsi in certi quartieri cittadini.
"Partecipando al sopralluogo, per il quale ringrazio anche l’assessore Longo che si è reso disponibile, ho potuto infatti ribadire le tante segnalazioni avanzatemi dai residenti degli alloggi popolari di viale Isonzo, quelli situati nella parte alta della zona, ma anche di quelli proprietari di case e terreni ubicati nella parte inferiore".
"Alcuni di loro -ha continuato- sono anche stati costretti a scavare delle buche per garantire il deflusso dell’acqua dai propri terreni e/o giardini, unica soluzione per evitare allagamenti e ulteriori problemi, anche sanitari. Gli stessi residenti mi hanno annunciato di aver cominciato ad attivarsi per denunciare tutto in Procura. Mi auguro, ovviamente, che l’Aterp non perda altro tempo e volti pagina una volta per tutte prima che si metta in moto l’autorità giudiziaria: risolvere la situazione di disagio è un obbligo di una pubblica amministrazione, non dovrebbe esserci bisogno di una denuncia all’autorità giudiziaria”.
La commissione Ambiente e Igiene ha quindi iniziato una battaglia a sostegno di una migliore vivibilità dei quartieri popolari. E' quanto ha affermato il presidente Eugenio Riccio sottolineando come “il degrado imperante in quelle aree sarà combattuto sollecitando tutte le istituzioni preposte – il sindaco, il Prefetto, l’Asp, l’Aterp – a fare il proprio dovere nei confronti di una cittadinanza la cui qualità della vita è paragonabile a quella delle favelas brasiliane”.
Il consigliere ha annunciato l’iniziativa che porterà avanti la commissione che presiede: “In questi quartieri non abitano animali” è lo slogan, volutamente provocatorio, che coinvolgerà tutti i consiglieri comunali impegnati sul territorio a raccogliere le istanze e le sollecitazioni dei residenti per sollecitare, subito dopo, istituzioni e autorità preposte”.
"Verrà creato – ha aggiunto Riccio – un osservatorio contro il degrado che, oltre a monitorare situazioni di scarsa civiltà, avvierà una vera e propria lotta senza quartiere finalizzata a eliminare una volta per tutte determinate condizioni. Senza mancare di rispetto a nessuno, questa iniziativa è un atto di responsabilità nei confronti di tanti concittadini costretti a vivere nell’assoluto degrado igienico-sanitario. Ci aspettiamo, di conseguenza, uguale senso di responsabilità da parte delle istituzioni interessate ai problemi, alle quali non è concesso nascondere la polvere sotto il tappeto, né girare lo sguardo dall’altra parte, attraverso attività di propaganda o fantasiosi blitz. Tutti i cittadini – ha concluso Riccio – meritano attenzione e rispetto.
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