di MARCO VALLONE
Ieri mattina sono state rinvenute alcune polpette avvelenate lasciate nelle vicinanze di una colonia felina, nel quartiere Piano Casa, precisamente in via Garibaldi Gariani. Il verosimile tentativo di uccidere i piccoli gatti, presenti nella zona, ha lasciato sgomenti alcuni cittadini, che hanno ritenuto necessario denunciare l'accaduto. Sono stati oltretutto rintracciati sul posto alcuni aghi probabilmente sparati attraverso una cerbottana, utilizzati forse nel tentativo di ferire i piccoli animali.
“Ieri mattina, intorno alle 9 e 30 – ha raccontato la signora Adriana Chiodo, residente del luogo – mi ha chiamato un signore, il quale aveva dei bambini che venivano sempre a guardare i gatti, tutti i giorni. I bambini hanno chiamato il padre perché hanno visto queste polpette avvelenate, sparse dappertutto, nel tentativo di avvelenare i piccoli felini. Poi sono scesa, e, visto che questo signore fa parte anche della polizia municipale di Firenze, ha chiamato polizia, carabinieri, Asp. Il veleno a questo punto è stato analizzato, e gli esperti hanno affermato che quello rinvenuto fosse un veleno che, laddove i gatti avessero mangiato le polpette, avrebbe causato l'istantanea morte degli animali: una cosa vergognosa, davvero vergognosa per chi l'ha fatto. Ad ogni modo – ha raccontato la donna – poi chi doveva fare gli accertamenti ha potuto constatare che i gatti stessero bene, perché, per fortuna, è arrivato questo ragazzino che ci ha avvisato, e quindi i gatti non hanno fatto in tempo a mangiare le polpette. Però manca all'appello un gattino di due mesi, che non rintracciamo. Sicuramente quel piccolo non ha mangiato la mattina, perché mio fratello la mattina presto gli dà sempre da mangiare, e purtroppo questo gattino non si trova. Lo stiamo cercando, per capire se potrebbe aver mangiato un po' di queste polpette. Ad ogni modo questo episodio è qualcosa di veramente vergognoso perché si dice che chi non ama gli animali non ama se stesso, vero? E io non ho parole per descrivere quanto successo, perché ancora sono terrorizzata e scottata. Chi ama gli animali capisce cosa voglia dire, e rischiare di vederli morire non è affatto una cosa accettabile”.
Sono stati presenti sul posto, per esprimere il proprio disappunto oltre che la personale opinione sull'accaduto, anche il consigliere comunale Stefano Veraldi, l'attivista animalista nazionale Paolo De Sanctis e la volontaria sciolta Daniela Tallarico.
“Sono stato contattato ieri perché pare siano state lasciate delle polpette avvelenate in questa colonia felina, di cui, oltretutto, abbiamo già avviato il censimento. Partiamo dal presupposto secondo il quale le colonie feline sono tutelate dalla legge 281 del 1991, E per chi compie questi atti miserabili ci sono pene molto severe. E questi sono atti che in una società civile, e in una città civile, non dovrebbero assolutamente accadere. Come amministrazione comunale, e come consigliere comunale di questa città, io ho emendato le linee programmatiche del sindaco con alcuni emendamenti, votati dal consiglio comunale che prevedevano il regolamento sul garante alla tutela degli animali che abbiamo finalmente istituito. C'è stata la manifestazione pubblica per le candidature della persona che dovrà essere il garante della città di Catanzaro, Mi auguro che presto – ha proseguito il consigliere Veraldi – il presidente del consiglio comunale Gianmichele Bosco, a distanza di 6 mesi da quando è scaduto il bando, porti presto in consiglio comunale questa pratica, affinché Catanzaro possa dotarsi di una figura molto importante. Anche l'Uta ( Ufficio Tutela Animali), che era parte di un mio emendamento, la settimana prossima dovrebbe vedere finalmente luce: faranno parte di questo ufficio diverse volontarie. Una volta che finiremo il tracciamento di tutte le colonie feline sulla città di Catanzaro, le trasmetteremo all'Asp competente insieme alle volontarie che hanno fatto richiesta di censimento, in modo tale che vengano ufficialmente riconosciute. Rilasceremo, come amministrazione comunale, alle volontarie che ne hanno fatto richiesta un tesserino di riconoscimento ufficiale che potrà dare loro anche più forza nella propria azione sul territorio. Le associazioni e le volontarie sciolte sono un grande aiuto per l'amministrazione, fanno un lavoro molto importante, Mi sento di dire al sindaco Nicola Fiorita che bisogna accelerare per creare in via definitiva un'oasi felina dove i gatti di colonia possano finalmente trovare, con un sito apposito e una modalità apposita, casa. Ad ogni modo chi ha compiuto i gesti a causa dei quali oggi ci troviamo qui – conclude il consigliere – è solo un miserabile”.
Daniela Tallarico, volontaria sciolta, ha affermato come vi sia da parte sua “molto rammarico quando accadono queste cose, perché noi volontarie sul territorio siamo attentissime, non tanto a quello che è il lato alimentare, nei confronti dei nostri amici gatti, ma quanto a tutela del loro benessere, a livello soprattutto salutare. Quando accadono queste cose, allora, mi chiedo come sia possibile che, in una società civile, ciò possa ancora accadere. E da noi è facile che possa succedere. Non mi dilungo molto, perché la mia attività sul territorio è molto favorevole. Io sono una combattente, e non mi limito solo a fare 'bla bla', faccio i fatti. Per me c'è un unico responsabile di fronte a questa situazione: il nostro sindaco, Nicola Fiorita. Perché sono due anni che attendiamo delle risposte concrete, attendiamo delle decisioni che lui non ha ancora preso. Fa solo 'bla bla', come invece noi non facciamo, riferendomi alle volontarie e alle associazioni. Quindi non esiste nessuna persona più attenta di noi alla tutela degli animali, e diciamo al sindaco che è arrivato il momento di prendere una decisione concreta. Noi abbiamo la necessità di tutelare i nostri amici – ha proseguito Daniela Tallarico – e dobbiamo necessariamente avere un rifugio perché, quando accadono queste cose, noi dobbiamo assolutamente tutelare i nostri animali. Basta randagismo: in una società civile non esiste il randagismo. Anche se in altre città d'Italia certamente ci sono colonie censite, ma si parla di uno, due, tre gatti. Noi invece siamo al disastro, siamo stanche, non ce la facciamo più. Non abbiamo soldi per potere ovviare a quelle che sono le necessità dei nostri amici. Siamo stanchi, basta. Quindi il sindaco deve smettere di fare 'bla bla', e dimostrarci che veramente è dalla parte nostra, e noi dalla sua. E dimostrarci anche che è dalla parte dei suoi amici, perché i gatti non sono nostri, i gatti sono i suoi. Per cui deve essere lui il beneficiario della situazione randagismo su Catanzaro”.
L'attivista animalista nazionale Paolo De Sanctis, influencer attivo anche sul social network TikTok, da parte sua, ha infine dichiarato: “Per quanto riguarda il sindaco non mi esprimo, perché ho deciso di non dare neanche più importanza a questo signore a cui degli animali in strada non interessa nulla. Gli ricordo che il randagio in strada è sotto la tutela e la protezione del Comune, e quindi al Comune comanda, mi si passi il termine, il Sindaco. Nel momento in cui adesso sta continuando a prendere in giro me, Daniela, i volontari e le associazioni, i consiglieri che si stanno prodigando (come Stefano Veraldi, che è sempre pronto sul territorio a venire anche alle 15 del pomeriggio a fine estate, e questo fa capire quanto ci tiene più un consigliere che un sindaco), informo che intendo fare un nuovo format sui social dove ci sarà qualsiasi emergenza relativamente alla mia città. Qualcuno sa cosa faccio a carattere nazionale, non sto a perdere tempo col signor Fiorita. Ma ogni gatto, ogni cane, ogni cavallo, qualsiasi animale che abbia d'aiuto in strada, io lo porterò prontamente nel Comune, nell'atrio. E quando loro staranno lì a riunirsi, per parlare delle solite cavolate, scemenze che non hanno mai risolto (pensavo riuscissero a risolvere qualcosa, ma in realtà non hanno fatto nulla), io agirò così. A me interessa degli animali, non m'importa delle strade e degli ospedali perché in Calabria non cambierà mai nulla. Nel momento in cui ci sarà una problematica seria, e quindi un animale, un cagnolino o un gattino che bisogno di cura e via dicendo, io porterò questo animale al Comune, E se dovesse essere chiuso resterò là, sedendomi, e aspettando che qualcuno venga a darmi delucidazioni per come fare, perché i soldi sono finiti. Noi – ha proseguito l'attivista – non prendiamo i soldi che prendono loro, e so anche moltissime cose che renderò pubbliche molto presto con un comunicato stampa perché, girando l'Italia, parlo con i vari comuni delle altre regioni italiane dove, prontamente, vanno in strada a sterilizzare, ad aiutare e ad improntare anche dei gattini, in modo tale che queste povere anime possano passare la loro vita in tranquillità, senza dover essere soggetti anche ad avvelenamenti da parte di qualche farabutto e delinquente che noi sicuramente riusciremo a rintracciare. Chi fa queste cose lo fa in modo premeditato, e queste cose non si fanno. Anche a livello giuridico è molto pericolosa questa cosa perché, lasciamo stare il gattino, ma se passasse un bambino piccolo col padre, e prendesse quella polpetta, il bambino andrebbe a finire al cimitero. Quindi inviterei ad essere sempre più vicini a questi volontari e a queste associazioni che si mettono in gioco giorno dopo giorno a spese loro, senza chiedere niente a nessuno. Ad ogni modo noi molto presto porteremo tutti i gatti e tutti i cani al Comune di Catanzaro, senza problemi. Senza chiacchiere: faremo i fatti, e non barzellettine”.
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