Un'aggressione ai danni del personale della Polizia penitenziaria è avvenuta nella casa circondariale di Catanzaro ad opera di un detenuto che è stato salvato dagli agenti da un tentativo di suicidio mediante impiccagione.
L'uomo, successivamente, in evidente stato confusionale, dovuto probabilmente anche all’assunzione di sostanze eccitanti, ha aggredito un sovrintendente di Polizia penitenziaria, colpendolo con pugni in faccia e in altre parti del corpo. L'operatore è stato costretto a ricorrere alle cure dei sanitari che hanno diagnosticato sette giorni di prognosi.
A rendere noto l'episodio è il sindacato di Polizia penitenziaria Sappe. "Chiediamo che nei confronti del detenuto responsabile dell’aggressione - afferma Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe – vengano messe in atto tutte le disposizioni normative e amministrative previste, compreso il trasferimento in altra regione, atteso che non è più possibile tollerare tanta violenza nei confronti del personale in servizio. Al collega vittima dell’aggressione - conclude - la nostra vicinanza e l’augurio di una pronta guarigione".
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