"Catanzaro dice No al 5G". Il Comitato stigmatizza l'assenza del sindaco Abramo

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Giancarlo Spadanuda e Giuseppe Ranieri
  17 gennaio 2020 18:53

di MASSIMO PINNA

Catanzaro dice No al 5G. Al Comune di Catanzaro, il comitato Stop 5G, in una riunione partecipata, ha spiegato i perché del suo No. In questioni di merito e di metodo. Intanto, il metodo, come sottolineato da Giuseppe Ranieri.

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“Abbiamo invitato il sindaco, nessuno si è presentato. Non abbiamo preconcetti, ma pretendiamo confronto, partecipazione e non c’è stato. Abbiamo il diritto di sapere e di decidere su questioni così importanti”. Per dire, sulla viabilità ed altro il Comune ha partecipato la cittadinanza, “su questo tema così importante – ha aggiunto – registriamo il silenzio”. E poi, “non è vero che il Comune è stato scelto, è il Comune che ha fatto di tutto per essere scelto per questo progetto tecnologico, non vogliamo essere cavie, i rischi per la salute dal 5G non sono esclusi, ecco perché l’assenza del Comune si preoccupa”.

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Un incontro con molte domande, molti interventi dal pubblico. Mentre a fare il punto scientifico sulla vicenda del progetto comunale per il 5G è stato l’ingegnere Giancarlo Spadanuda.

“Ad Abramo chiediamo sulla base di quali evidenze è in grado di escludere rischi per la salute, che invece sono certi secondo i più accreditati studi scientifici; per tutti bastano quelli del maggiore esperto planetario il professor Olle Johansson del Karolinska Institut di Stoccolma, che assegna ogni anno i premi Nobel per la medicina. Ma c’è di più, perchè chi frequenterà quelle zone,non saprà mai quale quantità di radiazioni verrà sottoposto (10,100?) perché attualmente Non esistono apparecchiatura elettroniche in grado di misurare i valori del 5G perché i segnali sono rapidamente variabili nel tempo e nello spazio”. Insomma, si alla tecnologia, ma a quale costo sulla salute dei cittadini?”.

Questa domanda resta sospesa, in attesa dell’evoluzione del confronto, per ora a distanza, tra il comitato Stop 5 G e il Comune di Catanzaro.

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