Catanzaro, dipendente trasferita ad altro Dipartimento: l'avv Pitaro diffida l'Asp

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L'avvocato Francesco Pitaro
  03 giugno 2024 19:06

Una diffida. E' quella firmata dall'avvocato Francesco Pitaro  per conto di una dipendente dell’ASP di Catanzaro dal 2000 e che dal  2017 svolge la propria tipica attività di Collaboratore amministrativo presso l’Ufficio Risorse Umane dell’ASP Catanzaro. "Sotto accusa" il trasferimento presso un altro Settore. 

 "La dipendente  - si legge nell'atto -  svolge la propria attività lavorativa e il proprio ruolo in modo serio e scrupoloso e diligente;  tuttavia, nonostante la serietà e la diligenza con cui svolge la propria attività lavorativa, la stessa è spesso oggetto di atteggiamenti ostruzionistici e vessatori sempre  respinti". Il tutto fino al trasferimento  " a firma del Commissario Straordinario (Battistini), del Direttore Amministrativo (Ciuci) e del Direttore Sanitario (Gallucci), senza alcun preventivo avviso di procedimento e senza la benchè minima specificazione delle ragioni".

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"Si tratta  con tutta evidenza, di atto illegale ed illegittimo ed illecito non potendo il datore di lavoro procedere al trasferimento del dipendente senza indicare le motivazioni che non vi sono e senza spiegare le ragioni tecniche e organizzative e funzionali e produttive che non vi sono e senza spiegare perché la scelta del trasferimento sia caduta sulla incolpevole dipendente che svolge con diligenza e serietà e dedizione il proprio ruolo". Un trasferimento " immediato, oltre che essere completamente contra ius, è manifestamente lesivo e dannoso per la dipendente che inopinatamente e improvvisamente è stata defenestrata, immotivatamente e illegalmente e in mancanza dei presupposti, e trasferita altrove, dopo aver maturato una grande esperienza all’interno dell’Ufficio Risorse Umane" . 

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Da qui la diffida all'Asp " di ritirare e revocare e annullare l’illegittimo ed illecito e lesivo e discriminatorio provvedimento di trasferimento dell’istante/dipendente e reintegrare la dipendente all’interno dell’Ufficio Risorse Umane".

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