Catanzaro. Disagi idrici e tubazione fatiscente, i residenti di via Caio Duilio chiedono d'intervenire

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Una porzione dell’attuale tubatura sostituita dagli operai del Comune
  17 novembre 2021 14:49

Sono trentadue le famiglie residenti in via Caio Duilio, nel quartiere Santa Maria, firmatarie di una lettera indirizzata al Sindaco di Catanzaro, al Consiglio Comunale, all’Assessore ai Lavori Pubblici, al Dirigente del Settore Gestione del Territorio, alla locale ASP, all'Arpacal ed alla stampa. 

Con la lettera si lamenta, ormai esasperati, la gestione dell'acqua potabile, stanti le continue carenze idriche e lo stato delle tubature, che non pare proprio dei più "sani".

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“Ogni giorno in Calabria vengono sprecati milioni di litri di acqua potabile. Migliaia di famiglie vengono private  di un bene primario per il comportamento scorretto di chi utilizza l’acqua potabile per usi non consentiti dalla  legge. L’acqua potabile non è illimitata, farne un uso consapevole fa bene all’ambiente ed al bilancio familiare”. -scrive il Comitato di via Caio Duilio -

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Ricordiamo tutti la campagna di sensibilizzazione della Sorical durante la carenza idrica della recente estate che ha costretto migliaia di famiglie della zona sud della città di Catanzaro (chissà perché solo quelle) a rimanere con i rubinetti a secco per intere giornate. 

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“In alcune zone della Calabria” – sostiene sempre Sorical sul proprio sito internet – “stiamo registrando una grave carenza idrica a causa dell’assenza di adeguate precipitazioni durante il periodo invernale. I cambiamenti climatici influenzeranno sempre di più in futuro la disponibilità di acqua potabile ed è necessario gestire meglio le risorse idriche disponibili. In estate milioni di litri di acqua potabile vengono sprecati in usi impropri e migliaia di famiglie non vengono raggiunte dal servizio idrico. Per superare con i minori disagi questo periodo è necessario non sprecare acqua potabile e farne un suo consapevole”.

"Bene, -continuano i residenti- la Sorical invita la popolazione a non sprecare acqua potabile. Sacrosanto. Ma davvero è questo il vero problema? O, forse, il problema principale sono i milioni di litri di acqua che a Catanzaro vengono sprecati dal Comune per colpa delle condutture vetuste e fatiscenti che, è proprio il caso di dirlo, fanno acqua da tutte le parti? Basta recarsi in Via Caio Duilio, nel quartiere Santa Maria, per verificare di persona l’acqua che scende a fiumi e si riversa su Viale Grecia. Rotture che si verificano a cadenza quindicinale, che vengono “rattoppate” e che si ripresentano dopo qualche giorno a pochi metri dalla precedente a causa della tubazione che si presenta come si può vedere nella foto allegata.

A guardare la tubazione, a dire il vero, ci sorge il dubbio che l’acqua che utilizziamo ogni giorno per cucinare non comporti qualche rischio per la nostra salute, per questo motivo chiederemo all’ASP in indirizzo di effettuare dei prelievi per poter essere analizzati.

Alcune domande ci arrovellano la mente. Perché l’Ufficio preposto non sostituisce definitivamente i poco più di cento metri di tubazione anziché inviare costantemente una squadra di operai per il ripristino della conduttura? Non sarebbe più economico per le casse comunali? Se si dovesse manifestare una rottura in Zona San Leonardo, in Via Buccarelli o in un’altra via del centro storico della città, gli abitanti verrebbero lasciati senz’acqua per giorni interi? Dobbiamo davvero convincerci che questa Amministrazione comunale usa due pesi e due misure a seconda se si abiti in centro o in periferia?"

"Ci diano una risposta, -conclude il comitato- anche una soltanto, il Sindaco Abramo, l’Assessore Longo, l’intera Giunta comunale, il Dirigente di Settore, i Consiglieri comunali, soprattutto quelli che abitano nel quartiere Santa Maria. Ci dia una risposta l’Arpacal sul mancato controllo circa lo spreco di milioni di tonnellate di acqua potabile. Ci dia una risposta l’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro sul rischio che corriamo ad utilizzare per uso alimentare l’acqua che scorre in questi tubi. 

Non vorremmo rivolgerci ai media nazionali o alla Procura della Repubblica per ottenere la soddisfazione di diritti esigibili, ma ormai anche i nostri nervi si sono logorati. Proprio come quella conduttura. Con fiducia".

"PS: -scrivono ancora- proprio mentre ci accingiamo ad inviare la lettera notiamo l’ennesima perdita nello stesso identico punto che avevano “riparato” due giorni addietro. Altro intervento, altri soldi pubblici sprecati, altri migliaia di litri di perduti nel tempo. Come lacrime nella pioggia, direbbe il replicante in Blade Runner. Ma qui non siamo in un film di fantascienza, ma in una via in cui abitano trentadue famiglie che meriterebbero la giusta attenzione dai propri amministratori. Dagli amministratori del capoluogo di una delle regioni della settimana nazione più industrializzata del mondo! Vergogna".

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