"E’ una vera e propria indecenza che migliaia e migliaia di cittadini siano costretti ad approvvigionarsi di acqua (non solo potabile) nonostante tariffe idriche non certo a buon mercato nonché siano convivere perennemente con l’acqua sporca che sgorga (quando sgorga) dai rubinetti delle proprie case", così scrive Codacons.
18 giugno 2021 13:23Alla luce dei continui disagi idrici nella città di Catanzaro, il Codacons, Coordinamento delle associazioni per la difesa dell'ambiente e dei diritti degli utenti e consumatori, in persona del vice–presidente per la carica legale rappresentante, Francesco di Lieto, ha formalizzato un esposto alla Procura della repubblica di Catanzaro, al Sindaco e a sua eccellenza il Prefetto.
"Sono giunte -scrive Codacons- segnalazioni circa gravi disagi derivanti dall'omessa fornitura di acqua potabile nella città di Catanzaro.
Questa situazione comporta difficoltà nell'igiene personale (specie per i bimbi), nella cura della casa, l'impossibilità di usare elettrodomestici ad acqua, e molte altre conseguenze sul piano pratico facilmente immaginabili.
I Cittadini sono, così, costretti ad attingere acqua altrove, al fine di soddisfare le esigenze di vita primarie e basilari con disagi che, ripercuotendosi sul diritto alla qualità della vita ed alla libera estrinsecazione della personalità, garantito dall'art. 2 Costituzione, dovranno portare l’Ufficio di Procura a verificare la liceità e la correttezza dei comportamenti che hanno causato e causano i lamentati danni.
Quel che è certo è che le abitazioni di un quartiere popoloso come Siano, siano da giorni prive di acqua corrente.
Tanto accade nonostante la mancata segnalazione ai cittadini, in maniera completa ed immediata, dell’incredibile inadempimento nella somministrazione.
La vicenda, infatti, è tristemente nota ed è legata ad un oramai ben noto problema, che ritorna ciclicamente alla ribalta delle cronache: la forniture dell’acqua a Catanzaro.
E’ una vera e propria indecenza che migliaia e migliaia di cittadini siano costretti ad approvvigionarsi di acqua (non solo potabile) nonostante tariffe idriche non certo a buon mercato nonché siano convivere perennemente con l’acqua sporca che sgorga (quando sgorga) dai rubinetti delle proprie case. Acqua che, come detto, pagano come se fosse potabile.
L’acqua è un bene essenziale ed insostituibile per la vita e pertanto la disponibilità e l’accesso all’acqua potabile per il soddisfacimento dei bisogni collettivi costituiscono un diritto inviolabile dell’uomo che si può annoverare tra quelli di cui all’art. 2 della Carta Costituzionale. Il perdurare di questa situazione costituisce un rischio per la salute.
Ed infatti con le temperature registrate in questi giorni appare davvero irresponsabile abbandonare tantissime famiglie senza neppure una goccia d’acqua.
Del resto è fatto notorio che in alcuni quartieri, come - appunto - Siano, d’estate l’acqua costituisca un vero e proprio miraggio e quando fuoriesce qualcosa dai rubinetti, il colore e l’odore ne sconsigliano, vivamente, l’utilizzo.
Per questi motivi si chiede di individuare tutte le responsabilità di chi ha esposto a rischi la popolazione.
Tanto premesso, il Codacons, come sopra rappresentato, Chiede di voler accertare la sussistenza di tutte le responsabilità per quanto esposto e verificare una serie di reati che vanno dall’interruzione di un servizio pubblico, dall’abuso d’ufficio fino al delitto contro la salute pubblica nonché di tutti gli ulteriori reati che saranno ravvisati nelle condotte sopra esposte.
Ciò al fine di individuare e punire tutti gli autori dei reati lamentati ed applicare le dovute quanto necessarie sanzioni penali e, di conseguenza, accertare se siano tollerabili, in una società civile, siffatti comportamenti che finiscono per colpire soltanto i Cittadini di Catanzaro.
Al Sindaco ed al Prefetto di Catanzaro si chiede l’immediato intervento teso a garantire l’approvvigionamento idrico nelle case dei Cittadini nonché delle attività commerciali".
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