Il Ghibli è un vento caldo e secco tipico della Libia, porta violente tempeste di sabbia a volte capace di sotterrare intere carovane in viaggio nel deserto. Il vento che si è abbattuto sul sistema sanità della Calabria, coinvolgendo e sconvolgendo le ASP, è quasi identico. Peccato, perché a volte copre anche ciò che funziona in questi apparati del sistema sanità. Sono quelle strutture al disopra di ogni sospetto che lavorano nell’interesse delle collettività. Incontaminate dal malaffare e dalla politica.
Una di queste rarità funzionanti si occupa di una problematica molto sentita: il trattamento e la cura dei Disturbi del Comportamento Alimentare (meglio definiti DAN: disturbi della alimentazione e della nutrizione). Abbiamo fatto un breve “viaggio” all’interno di questa struttura operante nell’ASP del Capoluogo di Regione.
E’ in piena attività di servizio, unica in tutta la regione, dal 2005 una equipe definita multidisciplinare integrata. E' costituita da professionisti che hanno seguito una specifica “formazione” e una specifica “supervisione”, con una Associazione Formativa e di Cura.
Da oltre dieci anni, l’èquipe svolge anche attività di FORMAZIONE sui disturbi del comportamento alimentare, per le professioni sanitarie e a diversi livelli. L’equipè è composta da Luigia Barbieri psicologa-psicoterapeuta, Maria Mumoli dirigente psicologa-psicoterapeuta e responsabile del Consultorio Familiare di Via Sirleto, Maria Furriolo, psicologa-psicoterapeuta, Nicola Cardamone, medico-chirurgo, specialista in Scienza dell’Alimentazione ad indirizzo dietetico, Giuseppe Tucci, dirigente, psichiatra-psicoterapeuta, Teresa Ciambrone, medico chirurgo pediatra.
Il gruppo di professionisti lavora in modo multidisciplinare e multiprofessionale, in regime ambulatoriale, presso il Consultorio Familiare di Via Sirleto in Catanzaro.
.Il Consultorio fa parte della U.O. Tutela Donna Infanzia Famiglia del Distretto di Catanzaro, di cui è responsabile il Dott. Francesco La Russa. Il Gruppo, sin dalla sua costituzione, ha operato presso il Distretto Sanitario di Soverato sino all’anno 2019. Il Covid non ha fermato l’attività della equipe che ha lavorato anzi più intensamente a fronte di una aumentata richiesta di interventi.
Qual è sostanzialmente l’importanza ed il ruolo di questa struttura?
“Da tantissimi anni, la letteratura scientifica ha sostenuto e ribadito la necessità e l’importanza che i DAN siano trattati in modo multidisciplinare e non dal singolo professionista, perché questi disturbi, molto complessi, interessano sia l’aspetto psicologico, che l’aspetto nutrizionale del paziente; pertanto, un corretto, tempestivo e qualificato approccio a tali disturbi è di importanza fondamentale. I DAN, molto frequenti nella sfera giovanile, con esordio sempre più precoce, colpiscono anche i soggetti di sesso maschile, con una frequenza che è in aumento rispetto al passato. Non sempre è facile fare diagnosi e diagnosi “precoce” di questi disturbi, spesso si arriva tardi a diagnosticarli e ad iniziare un trattamento appropriato”. La conclusione di questo viaggio - e perché il servizio non venga sotterrato dal ghibli degli scandali o del mal funzionamento in generale - è che è fondamentale affidarsi sempre a professionisti formati, qualificati del servizio pubblico. Una volta tanto che si scopre qualcosa che funziona esiste anche nel pubblico bisogna valorizzalo. E l’alimentazione è un fattore importante nella crescita e per la salute dell’individuo.
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