Catanzaro, domani il primo seminario del ciclo “Neuroscienze ed etica dell’avvocato”

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  11 settembre 2024 17:25

Domani 12 settembre, alle ore 15:00 presso la sala concerti del Comune di Catanzaro, si aprirà il ciclo “Neuroscienze ed etica dell’avvocato”, promosso da A.I.G.A. Sezione di Catanzaro, Controvento A.P.S. e dalla Camera penale “Alfredo Cantafora” di Catanzaro.

Questo primo seminario, dal titolo: "Malattie psichiatriche e pericolosità sociale del reo. Limiti e prospettive del mandato difensivo”, sarà moderato dall’Avv. Valerio Murgano, Direttore della Scuola forense “Giuseppe Iannello” di Catanzaro e membro della Giunta nazione dell’Unione delle Camere Penali Iitaliane e vedrà tra gli illustri relatori l’Avv. Salvatore Staiano, l’Avv. Antonello Talerico, consigliere regionale e membro della Giunta nazionale del C.N.F. e il Dott. Michele Gabriele Rossi, Direttore del Dipartimento di salute mentale e delle dipendenze dell’A.S.P. di Catanzaro. Tali interventi saranno preceduti dai saluti di indirizzo dell’Avv. Vincenza Matacera, presidente del C.O.A. di Catanzaro,  dell’Avv. Helga Procopio, presidente di A.I.G.A. Sezione di Catanzaro, dell’Avv. Francesco Mancuso, presidente di Controvento A.P.S. e dell’Avv. Francesco Iacopino quale presidente della Camera penale “Alfredo Cantafora” di Catanzaro.

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L’evento è accreditato presso il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Catanzaro con tre crediti formativi, di cui due in deontologia. Non è richiesta la prenotazione, ma sarà possibile registrarsi direttamente sul posto.
La locandina che promuove l’evento, vede sullo sfondo l’opera “Il figlio dell’uomo” di Magritte. Un capolavoro di cui l’autore ha detto: «Ebbene, qui abbiamo qualcosa di apparentemente visibile poiché la mela nasconde ciò che è nascosto e visibile allo stesso tempo, ovvero il volto della persona. Questo processo avviene infinitamente. Ogni cosa che noi vediamo ne nasconde un'altra; noi vogliamo sempre vedere quello che è nascosto da ciò che vediamo. Proviamo interesse in quello che è nascosto e in ciò che il visibile non ci mostra. Questo interesse può assumere la forma di un sentimento letteralmente intenso, un tipo di disputa, potrei dire, fra ciò che è nascosto e visibile e l'apparentemente visibile.» Riprendendo e mutuando queste parole, si può affermare come al centro di questo ciclo seminariale, da un lato vi sarà l’avvocato, che combatte quotidinamente per l’integrità della sua professione, dall’altro il malato psichiatrico, che combatte contro la
malattia, ancora fonte di stigma e disagio sociale.

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