Catanzaro, Donato sull'ex scuola Maddalena: "Fermare la procedura di demolizione"

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Valerio Donato
  19 febbraio 2022 17:20

"Prendo spunto dal contributo di Stefano Morelli pubblicato su alcune testate giornalistiche e avente ad oggetto la volontà dell'amministrazione Abramo di procedere con l'abbattimento della Scuola Maddalena". Lo dice in una nota Valerio Donato, candidato a sindaco di Catanzaro. 

"Sulla vicenda sono intervenute nel tempo, opponendosi, tante associazioni cittadine (Italia nostra, Catanzaro è la mia città, Catanzaro nel cuore, Cara Catanzaro, Mirabilia, Osservatorio per il decoro urbano, Petrusinu ogni minestra) che hanno in ogni modo provato ad invitare il Sindaco ad un pubblico confronto sul tema. Il grido d'allarme delle Associazioni, con una petizione sottoscritta da migliaia di cittadini, è rimasto inascoltato. L'amministrazione Abramo prosegue impunemente sulla via della cancellazione di ogni traccia di memoria e con interventi del tutto disarticolati sta conducendo la nostra città verso un irreversibile declino.
Siamo, però, ancora in tempo per intervenire evitando permanenti ferite alla nostra Città", afferma ancora Donato. 

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 "Ad Abramo  chiedo di bloccare immediatamente la procedura che porterà alla demolizione della Scuola Maddalena, già convento delle Convertite del XVI secolo, di notevole interesse storico-artistico. L'avvio della fase esecutiva, dopo averne già affidato la progettazione, rappresenterebbe l'ennesima prova della scadente qualità dell'azione amministrativa portata avanti dal Sindaco Abramo che ha in pompa magna presentato il progetto di demolizione e ricostruzione della struttura "dimenticando" che l'ex Scuola Elementare Maddalena è Bene Pubblico e perciò sottoposto alle disposizioni di tutela ipso jure ai sensi e per gli effetti della legge 42/2004. Il richiamo è quindi il rispetto della Legge e delle regole di buona amministrazione spesso dimenticate a Palazzo De Nobili. Nessun intervento potrà essere progettato e men che meno attuato senza le prescritte determinazioni che la Soprintendenza  Archeologica Belle Arti e Paesaggio sarà chiamata ad assumere. Parere e determinazione che, per come emerge dalla lettura della nota inviata dalla Soprintendenza per la provincia di Catanzaro allo stesso Comune, pare non siano mai stati richiesti", conclude Donato.

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