Celebrati anche a Catanzaro i 170 anni della Polizia di Stato. La celebrazione, tenutasi al Teatro Politeama di Catanzaro, ha registrato la presenza di autorità politiche e istituzionali.
Maurizio Agricola, questore di Catanzaro, ha detto che "finalmente dopo due anni di pandemia celebriamo i 170 anni della Polizia di Stato che hanno la Zecca dello Stato ha voluto commemorare. Un traguardo importante per gli uomini e donne della Polizia che tutelano la Polizia di Stato. Noi ci siamo sempre per la sicurezza della gente, per il contrasto di tutti i reati". "C'è una squadra investigativa di altissimo livello, con una magistratura inquirente che è in grado di incidere sui reticoli mafiosi e 'ndranghetisti e quindi di tenere alta la guardia in vista di nuovi investimenti" ha aggiunto, parlando del rischio delle infiltrazioni della criminalità organizzata nell'economia in vista dell'arrivo delle risorsa e del Pnrr, in occasione delle celebrazioni per il 170esimo anniversario della fondazione della polizia di Stato. “È un momento celebrativo - ha detto - che arriva dopo due anni di pandemia, quindi è un momento di incontro e di avvicinamento alla cittadinanza per la quale la Polizia si spende quotidianamente seguendo il motto 'esserci sempre', esserci sempre per e a favore della cittadinanza non solo nella lotta alla criminalità organizzata ma anche nel soccorso contro i reati di natura predatoria che tanto incidono sulla vivibilità della popolazione”.
Sulla stessa linea Maria Teresa Cucinotta, prefetto di Catanzaro. "Noi che siamo su un territorio difficile e dobbiamo dire che svogliamo un lavoro straordinario. Lo facciamo per un senso di legalità e sicurezza che vogliamo infondere in tutta la popolazione. Tanti risultati raggiunti, qui e su tutto il territorio nazionale, soprattutto in periodo in cui la guerra ci fa ricordare i tristi avvenimento della seconda guerra mondiale. Oggi assume maggiore significato, straordinario, proprio perché speriamo che la pace ritorni. Ha un valore in più anche dopo l'emergenza sanitaria, dove la Polizia ha svolto un ruolo importante per il rispetto di quelle norme che imponevano restrizioni. Oggi è un presidio di democrazia."
“Allo stato attuale abbiamo circa 3.600 profughi nella nostra provincia” ha aggiunto il prefetto di Catanzaro con riferimento all'accoglienza dei profughi dalla guerra in Ucraina. “La macchina – ha proseguito Cucinotta - è partita per gestire gli arrivi sia come prefettura sia nell'ambito dei progetti dei Comuni per le persone fragili. Al momento comunque prevale l'accoglienza privata, cioè i profughi sono alloggiati da parenti e amici: c'è ancora molta di questa componente privata che viene gestita anche dalla Caritas e dalle parrocchie. Noi – ha ricordato il prefetto di Catanzaro - abbiamo fatto più riunioni di coordinamento affinché anche questa strutturazione privata comunque rispetti le regole, come quelle necessarie per fornire l'identificazione di queste persone, e si fornisca loro assistenze a sul territorio. Abbiamo un tavolo aperto di coordinamento con il terzo settore, con tutte le forze dell'ordine, con l'Asp di Catanzaro, con la scuola: abbiamo inoltre fatto riunioni anche con il presidente del tribunale dei minori e con il procuratore dei minori, proprio per essere un corpo unico e – ha concluso Cucinotta - dare il massimo dell'assistenza a queste persone che purtroppo scappano ma che hanno tutte la speranza di rientrare nei loro territori”.
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