Catanzaro, dopo 4 anni il Teatro Politeama riapre alla Lirica con 'sangue e coltelli'

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images Catanzaro, dopo 4 anni il Teatro Politeama riapre alla Lirica con 'sangue e coltelli'

  26 novembre 2023 09:59

di MARIA PRIMERANO 

Dopo quattro anni di fermo il Teatro Politeama riapre alla Lirica e lo fa con sangue e coltelli, il 25 NOVEMBRE, nella ricorrenza annuale della GIORNATA INTERNAZIONALE PER L’ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE, con una scelta caduta su Mascagni e Leoncavallo e le due celeberrime opere veriste: CAVALLERIA RUSSICANA e PAGLIACCI.

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Scelta poco felice, a nostro parere, in un momento in cui si è martellati dalla diffusione mediatica di scene di sangue e di femminicidi.

Si potrebbe obiettare che tutto ciò sia avvenuto di proposito per amplificare il fenomeno mediatico, ma ne abbiamo dei dubbi o quanto meno ci sia lecito obiettare che scelta più felice sarebbe stata quella di un’opera gioiosa.

Infatti, annunciare il ritorno del Teatro di Città alla Lirica e quindi invitare gli spettatori a una festa, è come invitare a un matrimonio e poi fare trovare un funerale.

Sarebbe bastato guardare ad autori di diverso taglio e orientarsi su scelte diverse. Stiamo parlando di opere di Mozart- vedi Così fan tutte- o di Donizetti- L’elisir d’amore- o ancora Rossini che celebra la vita con la sua musica e la sua arte. “Mangiare, amare, cantare e digerire sono i quattro atti della nostra vita che sfuma come le bollicine di una coppa di champagne. Chi le lascia svanire è un pazzo”, era, infatti, il credo di quest’ultimo, Gioachino Rossini, il pesarese, riversato in pieno nelle sue pagine di musica immortali, vedi Il barbiere di Siviglia, La Cenerentola, Il Conte Ory, tanto per citarne alcune.

Una serata affollata quella dell’inizio, in cui il diavolo ha fatto le pentole ma non i coperchi.

Sicché accade, per la cronaca, che un malore in sala, a scapito di un’anziana signora, la fa vomitare in platea tra le poltrone costringendo gli spettatori vicini a cercarsi un altro posto a sedere; intanto, un cantante di un ruolo importante, tra un’opera e l’altra si aggira, affranto, nel foyer, chiede ripetutamente scusa per il suo abbassamento di voce e la non avvenuta sostituzione; quindi, un incidente tecnico sul palcoscenico per la giubba del pagliaccio il cui nastro adesivo si squarcia con tanto di fruscio, lungo le spalle; le tende del sipario che in finale non riescono a chiudersi.

Tra i momenti più garbati: il Coro Lirico Mediterraneo e la processione con le suggestive luci date dai ceri.

Cavalleria Rusticana e Pagliacci, firmate dal Sicilia Classica Festival e dallo stesso Politeama, è connubio artistico che ha visto la presenza dell’Orchestra filarmonica della Calabria, per l’occasione diretta dal maestro Aldo Salvagno e il seguente cast voci:

Per Cavalleria Rusticana: Natasa Kàtai, Santuzza; Alberto Profeta, Turiddu; Jorge Tello, Alfio; Marta Di Stefano, Mamma Lucia; Gabriella Aleo, Lola.

Per Pagliacci: Isidora Moles, Nedda: Alberto Profeta, Canio, Jorge Tello Tonio; Lorenzo Papasodero, Beppe; Giovanni Palminteri, Silvio.

La regia, di Francesco Ciprì; coreografie Stefania Cotroneo, costumi di Fabrizio Buttiglieri.

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