"In un periodo di piena Pandemia la paura del virus Covid-19 non è la sola ad accompagnare noi genitori, eh già, perché quello che succede stamane ad un genitore di 2 bambini di 3 e 5 anni della scuola materna di Via Emilia in Santa Maria, ha dell’assurdo".
A parlare è Walter Cavallaro, padre che, oggi, all’ingresso degli alunni, si vede bloccare i propri bambini che, a detta di una maestra “non possono essere accettati”, perché bisogna sentire prima il parere della dirigente scolastica. "Ma torniamo indietro di qualche giorno: Io e la mia famiglia, - prosegue il genitore - dallo scorso 5 Febbraio entriamo in quarantena fiduciaria per aver avuto contatti con un parente risultato positivo al Covid-19, seguono rigorosamente le prescrizioni dell’ordinanza sindacale, informando anche la scuola; al 15 Febbraio tampone negativo per entrambi noi genitori che il 18 siamo liberi di poter tornare alla vita normale".
"Il 18 i bambini non vengono ammessi a scuola perché l’autocertificazione inviata via PEC alla scuola non viene ritenuta valida, - prosegue Cavallaro - ci rivolgiamo quindi al pediatra di famiglia che, conoscendo la situazione, rilascia il certificato per entrambi i bambini; e arriviamo ad oggi 19 Febbraio: il certificato non basta, i bambini vengono stoppati all’ingresso, davanti allo stupore di tutti i presenti, decine di genitori attoniti assistono alla scena, mentre io rassicuro i miei figli, increduli, innocenti e trattati come appestati, che, solo dopo la promessa di chiamare i carabinieri, viene rassicurato dalla stessa maestra che, in seguito ad una telefonata accetta i bambini e li fa entrare dietro firma di una sorta di delibera".
Walter si rivolge alla nostra testata per dare sfogo all’umiliazione ricevuta soprattutto da due bambini che spera, vista la scena orrenda, "non abbiano conseguenze, anche la semplice perdita della volontà di andare a scuola e sorridere coi compagni . È vergognoso - continua Walter, - come un luogo che debba dare istruzione , serenità e formazione ai bambini, si trasformi in scena di commedie teatrali disgustose frutto dell’ignoranza, si perché di questo si tratta, di non conoscere le regole e soprattutto le buone maniere che , chi lavora con dei bambini dovrebbe avere. Ci auguriamo che questi genitori ricevano quanto meno delle scuse , che seppur senza volontà , diano rispetto non solo ai suoi figli ma a chiunque possa trovarsi in una spiacevole situazione del genere".
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