Catanzaro, dopo la stroncatura dell'Anac la Giunta 'impugna' la transazione con la società dei rifiuti

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Palazzo De Nobili a Catanzaro
  20 gennaio 2025 16:07

di GABRIELE RUBINO

La famigerata 'transazione' con Sieco è stata impugnata. La Giunta comunale, nella seduta odierna, ha dato mandato al settore Avvocatura di far dichiarare nullo, invalido o inefficace l'atto stipulato con la società che si occupa della raccolta dei rifiuti a maggio del 2022. Decisiva sarà, comunque, la relazione del Settore Ambiente su cui si fonderà l'entità della vertenza. 

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La transazione 'sterilizzava' le reciproche spettanze. Per il Comune la mancata realizzazione del centro di raccolta (remunerazione del costo) pari a 63.533,46 euro oltre a 35.750,00 euro come penale per il mancato espletamento dei servizi nel mese di luglio 2021. Per la Sieco un credito 108.887,91 per alcuni servizi aggiuntivi che erano stati resi durante la fase esecutiva anche se non rientranti nell’originario perimetro
contrattuale. L'atto è stato stipulato sul finire dell'Amministrazione Abramo ma è stato 'difeso' dai due precedenti assessori all'Ambiente della Giunta Fiorita. Ma il quadro è cambiato lo scorso dicembre quando l'Anticorruzione nazionale non solo a censurato le proroghe dell'appalto rifiuti ma anche la stessa transazione. 

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In particolare, l'Anac in merito al presunto credito Sieco ha detto: "non risultano atti formali di affidamento" dei servizi aggiuntivi. E ha anche censurato la condotta del Comune: "visti l’indeterminatezza nella conduzione delle verifiche sull’esecuzione e l’atteggiamento negligente dell’amministrazione nella fase dei controlli
sull’esecuzione, l’intero quadro fattuale oggetto dell’accordo transattivo nonché le somme oggetto di compensazione risultano prive di fondamento". 

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La decisione d'impugnare formalmente la transazione arriva pochi giorno dopo la decisione di Azione di ritirare l'appoggio alla maggioranza. Questo era uno dei nodi dell'accordo con Fiorita, ma evidentemente i tre consiglieri si aspettavano qualcosa di più (in particolare sul calcolo delle penali per il mancato raggiungimento della quota di avvio al riciclo) rispetto alla sola questione del secondo centro di raccolta. 

In ogni caso, la delibera è stata trasmessa alla Procura regionale della Corte dei conti. 

 

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