Catanzaro, dopo oltre 2 anni dal fuoco il bosco 'Li Comuni' è chiuso: ora c'è anche un esposto al Ministero

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  22 gennaio 2024 16:27

 "Sono trascorsi circa due anni e mezzo da quando la pineta di Siano è stata colpita in parte da un grosso incendio senza che, ad oggi, la stessa sia stata riaperta nemmeno parzialmente". Ecco perché associazioni e cittadini, dopo due istanze notificate invano al Comune di Catanzaro e a Calabra Verde, hanno scritto, per il tramite dell’avvocato Francesco Pitaro, al Ministro dell’Ambiente.

Si legge nell’esposto che “ricade nel comune di Catanzaro un’area naturalistica di proprietà comunale, di grande pregio, denominata bosco “LiComuni”, meglio nota come ‘Pineta di Siano’; che la detta area costituisce un enorme patrimonio ambientale e naturalistico e botanico e faunistico; che il parco della Pineta di Siano si estende su una superficie di 700 ettari con vari tracciati per circa trenta chilometri e all’interno vi è un giardino botanico che ospita più di 1000 specie vegetali diverse, un teatro all’aperto e una casa-rifugio; che nell’anno 2014 è stata stipulata una convenzione tra il Comune di Catanzaro e l’Azienda Calabria Verde, che è ente strumentale della Regione Calabria, con cui è stata concessa a Calabria Verde l’intera area in comodato d’uso gratuito per un periodo di anni 6 + 6; che nel mese di Agosto 2021 è divampato, purtroppo, all’interno della pineta un grave e grosso incendio che ha aggredito anche molti degli alberi in essa presenti; che l'incendio  non ha aggtredito l'intero parco ma sa per fortuna grandi parti sono rimaste intatte". 

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E ancora " che, a seguito del detto incendio, il cancello di ingresso alla pineta è stato chiuso e, conseguentemente, è inibito l’accesso all’intero parco; che ancora oggi, dopo quasi due anni e mezzo dall’incendio, lo straordinario parco della Pineta di Siano, che ha anche i requisiti per divenire area protetta, è inaccessibile e inutilizzabile e non fruibile; che gli istanti già con atto del 15/5/2023 e del 20/6/2023 hanno scritto al Comune di Catanzaro e a Calabria Verde al fine di sollecitare la riapertura della detta area che costituisce un polmone verde all’interno del comune di Catanzaro;  che non può tuttavia non segnalarsi l’assenza e il silenzio totali del Comune di Catanzaro che, nonostante sia proprietario dell’area che ricade all’interno del suo territorio, non solo non ha riscontrato le richieste degli istanti ma evidentemente non ha svolto alcun atto né iniziativa diretti a restituire in sicurezza il parco de quo alla comunità dei catanzaresi”. Si legge ancora nell’atto: “che, pertanto, da un canto l’art. 9 della Costituzione dispone al comma 3 che ‘La Repubblica … tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi anche nell’interesse delle future generazioni …’ e, dall’altro canto, invece, si lascia nella totale inutilizzabilità ed inservibilità un’area enorme come la Pineta di Siano da circa due anni e mezzo pur costituendo tale area un inestimabile patrimonio ambientale e naturalistico; che vi è, però, la necessità che la comunità dei catanzaresi riacquisti la disponibilità e la fruibilità dell’enorme patrimonio ambientale e naturalistico; che il presente atto viene trasmesso al Ministero dell’Ambiente in quanto ente gerarchicamente sovraordinato avente dirette e immediate competenze in materia ambientale".

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"Intollerabile"  "che l’enorme patrimonio ambientale e naturalistico costituito dalla Pineta di Siano continui ad essere immobilizzato e inutilizzato e non fruibile e che i soggetti/enti che hanno immediati doveri rispetto alla detta area naturalistica continuino a mantenere una condotta manifestamente omissiva e inerte; che infatti non è tollerabile il manifesto e i giustificato lassismo  di Calabria verde del Comune che a circa 2 anni e mezzo dall'incendio parziale del parco non hanno restituito il parco nemmeno parzialmente alla comunità;  che, pertanto, sin da subito, si chiede che il Ministero dell’Ambiente, a fronte della non fruibilità dell’area naturalistica/Pineta di Siano da circa due anni e mezzo, voglia svolgere, nell’esercizio delle proprie competenze e dei propri poteri, ogni attività, anche di indagine e istruttoria, al fine di acquisire ogni informazione utile e al fine di restituire, anche parzialmente, alla comunità dei catanzaresi il detto inestimabile patrimonio ambientale e naturalistico; che tanto si chiede al Ministero dell’Ambiente non solo in qualità di ente gerarchicamente superiore ma anche ai sensi e per gli effetti dell’art. 120 della Costituzione in cui è espressamente prevista la possibilità per il Governo di sostituirsi agli omissivi ed inadempienti organi locali”.

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Da qui la richiesta  a "che il Ministero dell’Ambiente anche in esecuzione dell’art. 9 della Costituzione, che prevede espressamente la tutela dell’ambiente, in merito alla inutilizzabilità e non fruibilità del parco/pineta di Siano di Catanzaro da circa due anni e mezzo, voglia, nell’esercizio dei propri poteri e delle proprie prerogative e competenze, acquisire ogni utile informazione in merito con il fine di restituire, anche parzialmente, in tempi rapidi, anche sostituendosi agli inadempienti ed omissivi enti e aziende locali, ex art. 120 della Costituzione, alla fruizione collettiva l’inestimabile patrimonio ambientale e naturalistico costituito dalla Pineta di Siano e che   il Prefetto di Catanzaro voglia fissare un incontro tra una delegazione degli istanti e i rappresentanti del Comune di Catanzaro, Calabria Verde e Regione Calabria al fine di esaminare de visu l’esposta problematica e di avere contezza delle eventuali azioni svolte e dei tempi previsti di riconsegna della Pineta di Siano alla fruizione collettiva”.

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