di STEFANIA PAPALEO
Un cancello privo di misure di sicurezza. Una morte che si poteva evitare. O almeno è questa l'ipotesi intorno alla quale ruota l'indagine portata avanti dal sostituto procuratore Saverio Sapia, sulla cui scrivania ha preso corpo il fascicolo relativo al tragico decesso dell'imprenditore Tonino Senese, avvenuto la sera del 5 febbraio su un'area di Viale Magna Graecia, a Catanzaro.
Omicidio colposo l'ipotesi di reato formulata nell'avviso di garanzia emesso a carico di altri due imprenditori di Catanzaro, ovvero dell'ex e dell'attuale proprietario del terreno sul quale si è consumato il dramma. Il provvedimento del magistrato rappresenta un atto dovuto, al fine di procedere all'autopsia che sarà eseguita questo pomeriggio dal Ctu nominato dalla Procura, alla presenza degli avvocati Davide e Maria Laura De Caro (in rappresentanza dei familiari della vittima) e degli avvocati Saverio Loiero e Francesco Iacopino (difensori dei due indagati). Tra 90 giorni è previsto il deposito delle conclusioni peritali e solo a quel punto il magistrato potrà valutare l'opportunità di procedere o meno nell'indagine appena avviata, con una ricostruzione esatta dei fatti e il riscontro di eventuali responsabilità.
Giovedì, intanto, nella Chiesa nuova di Mater Domini, alle 15, si svolgeranno i funerali dell'imprenditore Senese, un uomo e un lavoratore molto stimato in città, titolare di un impianto di calcestruzzo e movimento terra che quella sera si era recato presso l'area in questione per sistemare una betoniera che aveva utilizzato per alcuni lavori che gli erano stati commissionati dal nuovo proprietario. Con lui l'imprenditore che aveva venduto e che si è trovato testimone impotente dell'incidente mortale. I due, infatti, erano già usciti dal terreno quando la vittima, per richiuderlo manualmente, ha afferrato dalla parte centrale il cancello di ferro scorrevole di circa 15 metri di lunghezza per 3 di altezza che, scarrellando dalle guide, gli è caduto addosso, schiacciandolo senza lasciargli scampo.
Immediato quanto inutile l'intervento dei sanitari del 118, che non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell'imprenditore, mentre i Vigili del fuoco del comando di Catanzaro hanno provveduto a rimuovere il cancello e a recuperare la salma e i carabinieri della stazione di Santa Maria a raccogliere le dichiarazioni delle "persone informate sui fatti".
Per il resto solo dolore e lacrime, per una persona splendida che lascia moglie e quattro figli, ai quali mai nessuno potrà dare la giusta risposta per un destino crudele che gli ha strappato così violentemente il proprio caro.
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736