Si scrive “Materia”, si legge luogo di Contaminazioni fruttuose che guardano al Territorio, dando spazio ai Giovani, ispirandosi a figure Iconiche, creando momenti di confronto e Socialità, tra Eventi e riflessioni. Tutto questo è il Festival del Design - organizzato da Officine AD degli architetti catanzaresi Domenico Garofalo e Giuseppe Anania, con il patrocinio del Comune di Catanzaro.
La 6° edizione si è conclusa dopo tre giornate intense, tra esposizioni, talk e tanti appuntamenti.
Tantissime le presenze che, nel rispetto delle normative anti Covid, hanno potuto anche rivedere e rivivere Palazzo Fazzari, dopo i recenti lavori di ristrutturazione. Tra queste, soprattutto le nuove generazioni e anche alcuni studenti della facoltà di architettura dell'Università degli Studi “Mediterranea” di Reggio Calabria – grazie alla sinergia con la coordinatrice del Consiglio del Corso di Studio in Design dell'Università, Giuseppina Scamardì, e il docente del corso di laurea in design, Alberto De Capua – che hanno avuto la possibilità di incontrare grandi nomi del settore come Enzo Calabrese, Gianluca Peluffo, Mauro Bubbico e Carlo Martino.
Hanno destato notevole curiosità e interesse le opere in esposizione: dalla “Collezione Santa” - realizzata nel 2020 e mai mostrata dal vivo al pubblico, dove simboli e arredi religiosi sono stati re-immaginati in una chiave non convenzionale e a volte ironica da designer contemporanei importanti come Antonio Aricò, Matteo Cibic, Elena Salmistraro, Sara Ricciardi e Tommaso Spinzi - ai prodotti vincitori della call 2020 “Miracoli di Design” riservata agli under 40 - “Lanterna” della romana Valentina Mancini e “Segnacoli” della siciliana Stella Orlandino. E, ancora, le collezioni di Imma Matera e Tommaso Lucarini, alias i Tipstudio. E, poi, il progetto Designing Grand Tour - promosso da Lanificio Leo, Rubbettino Editore e Torri Lana 1885, con la direzione artistica di Emilio Salvatore Leo e Studiocharlie – e la stanza iconica dedicata a tre grandi maestri della progettazione e del design, Ludovico “Vico” Magistretti, Bruno Munari ed Enzo Mari.
Grande soddisfazione è stata espressa da Domenico Garofalo e Giuseppe Anania: <>.
La finale si è svolta alla Casa delle Culture della Provincia di Catanzaro. Nella serata sono stati donati alcuni giocattoli di design di Enzo Mari e Bruno Munari, da parte del Leo Club Rupe Ventosa, presieduto da Ludovica Iemme, e dall'azienda Ambiente di Paravati. I giochi sono stati consegnati dal papà del giovane architetto Sergio Mirante, scomparso da circa due anni, al direttore dell'Unità Operativa di Ematoncologia Pediatrica dell'A.O. Pugliese-Ciaccio di Catanzaro, Maria Concetta Galati, e al direttore dell'Unità Operativa di Pediatria della stessa A.O., Giuseppe Raiola. Sono intervenuti anche il presidente del Consiglio Comunale, Marco Polimeni; il presidente dell'Ordine degli Architetti di Catanzaro, Eros Corapi e la professoressa Giuseppina Scamardì dell'Università di Reggio Calabria, : tutti concordi nel sostenere come Materia sia diventato ormai un punto di riferimento per il territorio e per creare importanti e proficue sinergie a livello regionale e nazionale.
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