Catanzaro e il nodo cimiteri, Serrao (I Quartieri) a Fiorita: "Verificare legittimità delle procedure"

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Catanzaro e il nodo cimiteri, Serrao (I Quartieri) a Fiorita: "Verificare legittimità delle procedure"
I loculi di un cimitero
  02 ottobre 2022 07:31

I cimiteri della città di Catanzaro tornano al centro dell'attenzione. Dopo l'ordinanza del sindaco Fiorita che ha imposto l'inumazione d'ufficio delle salme giacenti negli obitori, c'è un avviso che prevede l'esumazione per fine ciclo di aborti e resti di arti. Su questi atti e più in generale sulla gestione dei cimiteri, Alfredo Serrao, presidente dell'associazione I Quartieri, ha inviato una pec al sindaco Fiorita e per conoscenza alla Responsabile dell'Anticorruzione del Comune, nonché segretaria comunale, Vincenzina Sica.

Di seguito il testo integrale.

Banner

"Da qualche giorno e, più specificatamente da quando la città è venuta a conoscenza dello stato di pericoloso degrado che interessa i cimiteri cittadini, il problema è ritornato in evidenza con tutto il suo carico di preoccupazione, senza escludere, per come è ovvio che sia, il senso di smarrimento e di ulteriore mancanza di certezze per quelli che dovrebbero essere, diciamo pure, dei luoghi protetti.

Banner

Sono certo che anche Lei è stato investito del problema e, mi auguro, che gli uffici comunali Le abbiamo rappresentato fino in fondo la questione, evitando di omettere tutto quello, che immancabilmente verrebbe fuori, magari a scoppio ritardato, come un ulteriore motivo di aggravio, quando nella sostanza dei fatti, la responsabilità sta altrove e non certamente nelle sue azioni, in questo brevissimo scorcio del suo governo. Alla base di tutto c’è una questione di correttezza personale prima ed istituzionale dopo, che non consente a nessuno, nemmeno alla politica di speculare sul tema dei cimiteri, in quando tocca molto da vicino la sensibilità dei cittadini e tutti quei valori civici, morali ed anche religiosi che sono la base della cultura della nostra collettività.

Banner

Ciò detto facendo richiamo al clima di collaborazione che deve sovrintendere al bene comune, quando trattiamo di aspetti specifici, nulla mi impedisce, anzi mi spinge a rappresentarLe una serie di evidenze, che necessitano di una correzione e di un controllo serio e, anche intransigente su alcune procedure messe in atto e su eventuali mancanze che le hanno potenzialmente ed in ipotesi, causate.

Lo stato di “pericoloso degrado” che Le ho evidenziato in premessa non è solo e soltanto quello ambientale, inteso come manutenzione ordinaria dei siti cimiteriali: un servizio peraltro, che se la memoria non mi inganna, è affidato alla partecipata Catanzaro Servizi. E’ utile, prima di affrontare il vero tema della vicenda cimiteri, sottolineare che proprio la Catanzaro Servizi, nonostante i rilievi del MEF, risulta unica affidataria di tutte le procedure e di tutti i servizi che attengono alla gestione dei cimiteri, dove un ulteriore procedura di verifica e di controllo, Le consentirebbe di correggere alcune discrepanze che non hanno risolto a fronte dei rilievi citati e, soprattutto,  che si incagliano in metodiche ed in procedure di somministrazione di personale o di affidi esternalizzati in modo forzoso, forse illegittimi, ma Catanzaro Servizi resta un'altra situazione, al momento non di evidenza.

Lei è a conoscenza, come prova la Sua ordinanza del 16/09/2022 che la realtà dei cimiteri cittadini, per la giacenza abnorme delle salme presenti negli obitori, aveva ed ha raggiunto livelli mai registrati nella gestione cimiteriale. Come al contempo si è realizzato un aggravio della sicurezza in ordine al profilo sanitario anche per la commistione, senza alcun rispetto delle norme e dei regolamenti di sanità pubblica, di feretri deceduti per Covid, messi insieme a quelli il cui decesso è indipendente dalla pandemia in corso. E’ palese che qualcosa non ha funzionato, di certo non per una responsabilità del sindaco Fiorita, ma forse per una mancata programmazione e per l’attuazione di qualche deroga, anche involontaria  magari dettata da superficialità, alle norme che sono sancite, senza possibilità di eccezione, nel vigente Regolamento di Polizia Mortuaria.

Fatto salvo il carattere di straordinarietà della richiamata Sua ordinanza, restano tuttavia intatte tutte le prescrizioni e le procedure che sono richiamate nel vigente Regolamento di Polizia Mortuaria, che anche in presenza di una scarsa ricettività dei cimiteri, quello che non può essere un fatto di contingenza, ma assolutamente un elemento di mancata programmazione, c’è da evidenziare che nulla può favorire una violazione delle norme che restano il tracciato a garanzia della trasparenza e di quella legalità in un sito da sempre potenzialmente “sensibile”. 

In tal senso non può andare in deroga la procedura di esumazione ed estumulazione prevista anche nelle forme di pubblicità e di programmazione, da attuare con un anno di anticipo, rispetto ai tempi di esecuzione. Parimenti c’è da richiamare al vincolo del Piano Regolatore Cimiteriale, peraltro approvato dal Consiglio Comunale, che non consente la variazione dei siti individuati, così come la violazione dell’articolo 76 del Regolamento di Polizia Mortuaria che: “all’interno del cimiteri comunali il Consiglio Comunale può disporre, mediante delibera, l’assegnazione gratuita dei posti destinati alla tumulazione di salme, ceneri o resti di cittadini che si siano distinti per servizi resi alla comunità; può altresì prolungare a titolo gratuito le relative concessioni”. Appare dunque evidente che procedure di esumazione e/o estumulazione in forma straordinaria, nella procedura attuata siano in contrasto con quanto previsto dal Regolamento. Bisogna inoltre sottolineare che anche le procedure di esumazione ed estumulazione ordinarie devono sempre fare richiamo al Regolamento vigente, quello che stabilisce peraltro l’emissione di apposita Ordinanza Sindacale, che fa da preambolo alle operazioni programmate per l’anno successivo. Atto da emettere e pubblicare entro il 30 settembre, che manca allo stato attuale, visto che si riscontra solo l’ordinanza del 30/09/2021 n. 5954 che ha autorizzato le operazioni per l’anno 2022, quelle che sembrerebbero essere state sospese, senza una motivazione tecnica, nei mesi di luglio ed agosto del corrente anno.

Si palesa nel complesso una procedura disarticolata dalle norme riconosciute, tanto che “i fossi comuni” richiamati nella Sua ordinanza del 16/09/2022 cadono in zone riconosciute dal Piano Regolatore Cimiteriale, soggette a vincolo come dall’articolo 76 e/o definibili “settori speciali” a norma dell’articolo 24 del Regolamento di Polizia Mortuaria che al comma 3) recita: “gli arti anatomici, di norma, vengono cremati, salvo specifiche richieste avanzate dall’interessato e dai familiari tendente ad ottenere il seppellimento mediante inumazione in reparto speciale del cimitero o in sepoltura privata”. Ciò detto, appare irrituale e potenzialmente illegittima anche l’ultima disposizione attuata dal Settore Gestione del Territorio – Servizi Cimiteriali che dispone a decorrere dal prossimo 11 ottobre 2022, l’avvio delle operazioni di esumazione ordinarie per fine ciclo, nel cimitero Urbano di Via Paglia, relativamente al campo denominato Blocco 210, dove sono inumati resti mortali da aborto o arti anatomici.

Se le procedure e l’esecuzione delle stesse hanno un richiamo al Regolamento di Polizia Mortuaria, allora si palesa l’urgenza di correggere quanto si sta attuando, quello che sia pure in regime di straordinarietà, non consente l’eccezionalità della violazione regolamentare, ne tanto meno la violazione delle caratteristiche riconosciute dei siti come previsto dal Piano Regolatore Cimiteriale, la cui variazione deve essere riconosciuta ed attuata dall’organo rappresentativo di questo Ente.

E’ palese che il sindaco non può essere, nella totale inconsapevolezza, il parafulmine di fenomeni di curvatura della norma e dei regolamenti. Così come appare pacifico, a questo punto, effettuare una ricognizione seria e funzionale delle procedure finora attuate, che sono in violazione quasi palese e che impongono al Responsabile dell’Anticorruzione, l’attuazione della rotazione degli incarichi, certamente non infungibili nel caso richiamato, a tutela della sensibilità del sito, che peraltro negli anni scorsi non è stato di certo immune da procedure evidenziate dagli organi inquirenti e da inchieste consumate.

Sono certo che Lei, signor Sindaco comprenderà le motivazioni di fondo e vorrà risparmiare alla nostra città una riedizione, non opportuna, di una storia potenzialmente e non auspicabilmente già vista, quella che resta il punto più basso di lesione della sensibilità di una intera comunità".

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner