Catanzaro e San Rocco. Chiarella (“Petrusinu ogni minestra”): "Aspettiamo l'opuscolo dedicato al santo a firma di don Silvestri"

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images Catanzaro e San Rocco.  Chiarella (“Petrusinu ogni minestra”): "Aspettiamo l'opuscolo dedicato al santo a firma di don Silvestri"

  20 agosto 2020 10:25

"Anche quest’anno la città di Catanzaro ha reso onore a San Rocco ed il 16 agosto, giorno in cui ricorre la festività del santo di Montpellier, nell’omonima chiesa della centralissima piazza Roma  si sono svolti i festeggiamenti religiosi che hanno avuto inizio con la “novena” che si è protratta per i nove giorni antecedenti alla succitata data. La partecipazione dei fedeli catanzaresi è stata esemplare; infatti nonostante il caldo africano di quei giorni sono accorsi numerosi".

Amedeo Chiarella, componente dell’associazione  “Petrusinu ogni minestra” ricorda la festa spiegando che "l’evento è stato curato nei minimi particolari dall’infaticabile don Pino Silvestre, attuale rettore del centro di culto, che sapientemente, forte dalla sua conosciuta ed apprezzata esperienza, ha dato luogo ad un’organizzazione perfetta nel rispetto delle normative vigenti in materia di covid-19. Il religioso, oratore di grande facòndia, nella serata conclusiva del 16 agosto ha catturato l’attenzione dei presenti in chiesa soffermandosi in maniera dettagliata sulla vita di San Rocco e del suo legame con Catanzaro, essendo apparso nel 1562 ad un artigiano catanzarese di nome Pignero  Cimino nel quartiere Porta Marina ubicato a pochi passi dall’attuale chiesa dedicata al santo".

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"Molti astanti incantati dalla trascinante oratoria sono venuti a conoscenza per la prima volta dell’unguento miracoloso che il forestiero (San Rocco) diede al citato artigiano e che servì per guarire parecchi catanzaresi dalla peste. Don Pino Silvestre, commosso per la partecipazione emotiva dei fedeli, ha promesso che  pubblicherà  un opuscolo sul santo contenente i racconti della propria omelia. Noi petrusiniani sempre vicini ed attenti alle sorti della storica chiesa cittadina restiamo in attesa del lavoro promesso dal valente sacerdote consci che ci affidiamo ad una “buona penna”. A comprova di ciò, basta visionare tutte le “fatiche” letterarie composte da un prete vecchia maniera, quale don Pino, che avrebbe meritato migliori palcoscenici ma che si deve accontentare della stima e simpatia del suo popolo. Ed in un periodo in cui la gente comune sembra allontanarsi dalla Chiesa, quanto evidenziato non è, senza ombra di dubbio, da sottovalutare…." 

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