Si è concluso il concorso di progettazione per la riqualificazione dell’ex scuola Maddalena, nel centro storico, che prevede lavori per un milione 900mila euro e consentirà la piena rigenerazione dell’edificio che verrà adibito ad alloggi per Forze armate e Forze dell’ordine. “È un passo avanti importante in un percorso iniziato circa un anno fa e finalizzato al recupero di un immobile storico della città che sarebbe altrimenti rimasto inagibile”, ha spiegato Abramo.
Il concorso di progettazione voluto dal sindaco si inserisce nel più ampio contesto di riqualificazione e rigenerazione della parte antica del capoluogo.
“Dopo la relazione della Soprintendenza che ha rappresentato il sostanziale via libera a questo intervento, che tiene conto proprio di quelle indicazioni, il Comune si è mosso alla ricerca dei finanziamenti necessari perseguendo il duplice obiettivo di valorizzare uno spazio in disuso mantenendo comunque le sue storiche caratteristiche, e di ripopolare una zona del centro storico”, ha detto ancora il sindaco.
Nei prossimi mesi verrà redatto il progetto esecutivo. Palazzo De Nobili conta di partire con Il bando per l’aggiudicazione dei lavori entro la fine del 2021.
“Passo dopo passo sta prendendo forma un’operazione di rigenerazione urbana sulla quale l’amministrazione ha voluto, giustamente, puntare con forza e idee chiare per concretizzare l’ennesimo risultato mirato sullo sviluppo del centro storico sulla scorta di quanto già realizzato con l’ex Educandato, che adesso ospita l’Accademia di Belle arti, con la nuova sede della Procura all’ex ospedale militare, i cui lavori sono in fase molto avanzata, o di quanto succederà nell’ex scuola Chimirri, dove sorgeranno alloggi per universitari grazie alla collaborazione fra il Comune e la fondazione Umg”.
Nello specifico, l’intervento consiste nella demolizione dell’ex complesso scolastico Maddalena con la relativa costruzione di un edificio residenziale che si rapporti con lo spazio pubblico e il contesto urbano in un’area in cui gli spazi per la comunità si riducono a due piccole piazzole triangolari su largo Marincola Cattaneo circondate da strade e parcheggi.
La prima operazione alla base del concorso di progettazione è restituire un pezzo di città agli abitanti del quartiere attraverso la creazione di una piazza nello spazio generato tra la chiesa di San Biagio alla Maddalena e il nuovo edificio, in continuità con un giardino pubblico, entrambi rialzati rispetto al piano strada. Questo permetterà, inoltre, l’eliminazione della cesura tra largo Marincola Cattaneo e discesa Carbone creando un collegamento urbano diretto col sistema viario pedonale che arriva fino a corso Mazzini.
La demolizione dell’edificio esistente garantirà maggiore respiro alla chiesa cinquecentesca di San Biagio alla Maddalena ripristinando le aperture sul lato sud della stessa chiesa (murate durante la costruzione della scuola) e inserendo un basamento che allo stesso tempo valorizzi la facciata della chiesa e il campanile e fornisca lo spazio del sagrato di cui la chiesa era stata privata.
Il nuovo edificio si comporrà di due elementi di testa su largo Marincola Cattaneo e discesa Carbone che, insieme, “proteggono” la piazza interna e “invitano” il fruitore a scoprirla.
La parte centrale invece si aprirà verso l’ambiente circostante, sollevandosi da terra per garantire la permeabilità tra la piazza e il giardino interno e preservare la riservatezza degli alloggi.
La piazza interna si presenta come uno spazio metafisico che mette in comunicazione la parte storica (chiesa), la parte contemporanea (alloggi) e la parte naturale (giardino), creando uno luogo allo stesso tempo intimo ma aperto a tutta la comunità. Da qui saranno inoltre raggiungibili l’area parcheggio e il tetto attraverso l’elemento plastico della scala che mette in comunicazione diretta il “sotto” e il “sopra”. L’area parcheggio interrata massimizza lo spazio pubblico dell’intervento e alleggerisce il carico della sosta nelle vie limitrofe. Il tetto invece diventa uno spazio fruibile, allestibile e panoramico, grazie anche ad una particolare attenzione nel posizionamento degli elementi tecnologici di produzione energetica.
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