"Catanzaro, Facciamo centro", con la commedia del Teatro Incanto si riscoprono le origini della città

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Un momento della commedia "Viva Catanzaro!"
  16 luglio 2020 23:44

di CLAUDIA FISCILETTI

Le consuete celebrazioni per San Vitaliano quest’anno sono state rimandate per ovvie ragioni legate alle norme di sicurezza anticovid, ma nel centro storico di Catanzaro si è comunque trovato il modo di celebrare questa giornata importante per la tradizione della città.

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“Facciamo Centro”, la rassegna che vede alla direzione artistica Francesco Iaconantonio, organizzata in compartecipazione dall’amministrazione comunale, in particolare dall’assessore al Turismo e allo Spettacolo Alessandra Lobello, e dalla Pro Loco, presieduta da Filippo Capellupo, ha comunque mantenuto lo spirito della festività iniziando alle 19.30, sull’isola pedonale di Corso Mazzini, con le Statue Viventi a tema “Un tè con Alice”, per poi proseguire con lo spettacolo in Piazza Prefettura alle 21.30, che questa sera ha accolto il Teatro Incanto con la commedia “Viva Catanzaro!” scritta e diretta da Francesco Passafaro con le musiche originali di Rosario Raffaele.

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E la commedia è stata la scelta più adatta da mettere in scena proprio nella sera in cui si celebra il legame tra la città e il suo santo patrono, dal momento che vi è anche un riferimento al miracolo che fece il Protettore quando i soldati del Centelles, usciti dal castello, incendiarono il rione circostante. Ma, secondo quanto trascritto dagli storici, il santo fece cambiare la direzione del vento e salvò l’abitato e la popolazione. Bruciò soltanto la zona che oggi è via Case Arse.

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“Viva Catanzaro!” è, infatti, una celebrazione delle origini e delle tradizioni della nostra città, rivisitate in chiave ironica e vernacolare. A partire da Ulisse che, nell’interpretazione di Francesco Passafaro, viene reso umano, comico, ben lontano dall’”uomo dal multiforme ingegno”, a cui ci ha abituati la mitologia greca.

E poi la commedia procede con il momento in cui i militari bizantini Cattaro e Zaro fondarono la città o, ancora, si mette in scena l’origine del morzello, un’istituzione culinaria per Catanzaro.

Immancabile l’omaggio al maestro Saverio Rotundo, “U Ciaciu”, l’artista dell’abbandono perché riusciva a trasformare i rifiuti in arte.

Questa è stata la terza commedia che il Teatro Incanto ha messo in scena durante “Catanzaro, Facciamo Centro”, le prossime saranno il 21 luglio con “Il bimbo parlante” di Francesco Passafaro e il 28 luglio, a chiusura della rassegna, con “Quandu u diavulu t’accarizza” di Ciccio Viapiana. L’appuntamento di domani sera, invece, sarà con Commedia Teatrarci, “I tickets aumentano, le liste s’allonganu e lle menti emigranu…” di G. Spadafora e L. Procopio.

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