"Catanzaro, Facciamo centro". Il comico Sergio Giuffrida ha inaugurato la rassegna che animerà l'isola pedonale

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images "Catanzaro, Facciamo centro". Il comico Sergio Giuffrida ha inaugurato la rassegna che animerà l'isola pedonale
Sergio Giuffrida
  29 giugno 2020 23:55

di CLAUDIA FISCILETTI

La comicità di Sergio Giuffrida ha inaugurato questa sera la serie di eventi promossi dall'amministrazione comunale previsti nel cartellone di “Catanzaro, facciamo centro”, la rassegna coordinata dall’assessore al turismo Alessandra Lobello, che ogni sera si terrà in Piazza Prefettura.

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Il palchetto montato nella piazza di fronte il palazzo della Provincia, questa sera ha ospitato il comico, conosciuto dal grande pubblico per la sua partecipazione al programma “Colorado”, su Italia 1, e ha regalato ai presenti, non intimoriti dal vento che si è scatenato dal pomeriggio, uno spettacolo di sano divertimento, nel rispetto del distanziamento sociale. 

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E' sceso spesso tra il pubblico, “Comico, padre, discreto sciatore, mediocre giocatore di tennis e ottimo giocatore di briscola”, così si definisce Sergio Giuffrida nella bio del suo profilo instagram, maestro della satira e della stand-up comedy, tra monologhi di satira e sketch esilaranti, ha coinvolto la piazza del capoluogo catanzarese.

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Romano, diplomato all’accademia teatrale di Roma, Giuffrida è stato vincitore di molti festival nazionali di cabaret, tra cui il Festival Spazio Cabaret (Roma), Festival Nazionale Caba Show (Nettuno) e premio della critica al Festival Nazionale di Cabaret (Torino).
Un evento che è avvenuto in concerto con l’inizio dell’isola pedonale su Corso Mazzini, per animare quest’isola sperimentale che durerà per tutto il mese di luglio.

Si proseguirà domani sera, sempre alle 21, sempre in Piazza Prefettura, con il teatro Comunale che riproporrà l'opera più famosa di Nino Gemelli, “Setta, ottu, nova e dècia”. Una commedia, con la regia di Francesco Passafaro, che sottolinea la bellezza della lingua dialettale, il suo senso profondo e l'importanza che la memoria non vada dimenticata, ma coltivata e tramandata alle generazioni future.

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