Catanzaro, fallimento Ambiente e Servizi: la Procura insiste sulla richiesta di rinvio a giudizio per 10 imputati (I NOMI)

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images Catanzaro, fallimento Ambiente e Servizi: la Procura insiste sulla richiesta di rinvio a giudizio per 10 imputati (I NOMI)
Il Tribunale di Catanzaro
  17 febbraio 2021 13:13

La Procura della Repubblica di Catanzaro ha chiesto il rinvio a giudizio per dieci indagati in relazione al fallimento di Ambiente & Servizi, la società municipalizzata del Comune capoluogo di Regione, fallita nel 2012, che si occupava di gestire la raccolta dei rifiuti,

Il giudice dell'udienza preliminare Filippo Aragona ha rinviato per concludere le discussioni degli avvocati della difesa. Alla prossima udienza ci dovrebbe essere la decisione: rinvio a giudizio o non luogo a procedere. La prossima udienza è il 3 marzo 2021.
I fatti contestati si riferiscono al fallimento di Ambiente & Servizi, la società municipalizzata del Comune capoluogo di Regione, fallita nel 2012, che si occupava di gestire la raccolta dei rifiuti. 

Nel fascicolo curato dal pubblico ministero Chiara Bonfadini ci sono i nomi di: 

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Valentino Bolic, 74 anni, (nel Cda  dal 2002 al 2010);
Alessandro Brutto, 50 anni (vice presidente del Cda e amministratore delegato dal 2004 al 2010);
Santo Bubbo, 48 anni (presidente dal 2011 al 2012); 
Lorenzo Costa, 60 anni (consigliere comunale di Catanzaro e amministratore delegato della società partecipata); 
Pasquale Costantino, 64 anni (dirigente del settore finanziario del Comune di Catanzaro ed amministratore unico della Spa dal 2011 al 2012) ; 
Umberto Frangipane, 58 anni  (amministratore unico della società e liquidatore dal 2011 al 2012); 
Francesco Laudadio, 70 anni (presidente del Cda dal 2008 al 2010); 
Antonio Riillo, 72 anni (consigliere del Consiglio di amministrazione dal 2008 al 2010); 
Gregorio Tassoni, 58 anni, vice presidente Cda dal 2011 al 2012);
Vittorio Todaro, 81 anni  (consigliere del Cda dal 2011 al 2012).

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Secondo l'impianto accusatorio, gli indagati avrebbero provocato il fallimento di “Ambiente & Servizi”.

Siamo nel 2008 e la società vive una grave situazione di dissesto e ci sono da recuperare i crediti vantati nei confronti dei Comuni.
Per la Procura questa procedura non si attiva, nonostante una massa debitoria che sfiora i 3 milioni di euro. 
Una serie di omissioni che, infine, hanno aumentato ancora di più il segno rosso del bilancio, fino ad arrivare ad oltre 5 milioni di euro.
Da qui l'accusa formulata ai danni di consiglieri comunali, dirigenti  del Comune e altri che hanno lavorato nell'Ambiente e Servizi: bancarotta. 

Nel collegio difensivo, tra gli altri, gli avvocati Pantaleone Pallone, Vincenzo Iiritano, Maurizio Belmonte, Francesco Verri, Aldo Casalinuovo, Francesco Gambardella, Vittorio Rainieri, Vincenzo Marincola.
La curatela Fallimentare, nella persona di Gennaro Brescia, è rappresentata dall'avvocato Francesco Iacopino.

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