Si è conclusa ieri, con la restituzione al legittimo proprietario, la controversia relativa all’immobile che fino a pochi mesi fa ospitava il noto locale “MOPS”, ubicato sul lungomare di Catanzaro Lido, da anni al centro di un’articolata vicenda giudiziaria di natura civilistica e altresì oggetto di sequestro in funzione di confisca a seguito di un'operazione della Procura Antimafia di Catanzaro. Circa 10 anni addietro, il legittimo proprietario aveva avviato un’azione di risoluzione del contratto di locazione nei confronti della GRT s.r.l.s., titolare dell’esercizio commerciale “Mops” e destinataria della misura di prevenzione del sequestro in funzione di confisca. Dopo anni di battaglie giudiziarie condotte in sede civilistica, nonostante l’esito vittorioso delle stesse, il legittimo proprietario dell’immobile sede del Mops non era potuto rientrare nel possesso e nella disponibilità del bene in quanto, a seguito della notifica del sequestro in funzione di confisca, l’Amministrazione Giudiziaria aveva opposto la sospensione della procedura esecutiva civilistica ai sensi dell’art. 55 del Codice Antimafia.
Ne era scaturita una nuova controversia giudiziaria, questa volta nei confronti della Amministrazione Giudiziaria, diretta ad ottenere la restituzione del bene e caratterizzata da momenti di notevole scontro tra la proprietà, rappresentata dall’avv. Arturo Bova, e gli Amministratori Giudiziari.
Ieri l’epilogo della nuova controversia giudiziaria avviata davanti al Tribunale Civile di Catanzaro, con la consegna delle chiavi del locale all’avv. Arturo Bova, in qualità di avvocato difensore del dott. Salvatore Galasso, legittimo proprietario dell’immobile, da parte dott. Sergio Maria Sorace, nominato liquidatore della società GRT s.r.l.s..
Grande soddisfazione è stata espressa dal proprietario che, finalmente e dopo quasi un decennio, riacquista la materiale (oltre che legale) disponibilità dell’immobile, nonostante rimanga aperto il capitolo relativo al pagamento dell’indennità di occupazione da parte della GRT s.r.l.s.
A tutt’oggi, infatti, l’Amministrazione Giudiziaria non ha corrisposto alcuna indennità di occupazione al legittimo proprietario dell’immobile.
Dal canto suo, l’avv. Arturo Bova ha avuto modo di dichiarare che “nonostante le lacune e contraddizioni della normativa vigente in materia di beni sequestrati e confiscati, la bontà e forza delle argomentazioni, unitamente alla tenacia nel rappresentarle, alla fine costituiscono un solido ed ineludibile baluardo delle giuste e legittime istanze”.
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