FIORITA: CATANZARO OSTAGGIO DELLE AMBIZIONI DI ABRAMO
“Se c’è una cosa su cui tutti – ma proprio tutti – sembrano essere d’accordo è il giudizio assolutamente negativo sulla giunta guidata da Sergio Abramo.
Lo ha detto con la consueta franchezza Sergio Costanzo (la giunta peggiore di tutti i tempi), e fin qui si potrebbe anche pensare che tutto rientri nel gioco delle parti, essendo Costanzo un consigliere di opposizione. Ma lo ha confermato a più riprese Forza Italia, il principale gruppo politico della maggioranza, che ha ammesso che la città è largamente insoddisfatta di un governo incapace di fornire risposte quotidiane ai bisogni della gente e altrettanto inadeguata a rilanciare il ruolo del capoluogo di regione. Qualcuno potrebbe sostenere che ancora non è abbastanza, visto che in questo momento i rapporti tra Forza Italia e Abramo sono ridotti al minimo termine, a causa delle diverse ambizioni in ottica regionale. Ma è stato lo stesso Ezio Praticò, uomo di buon senso e consigliere espressione di quel gruppo Aiello che oggi amoreggia (o almeno finge di amoreggiare) con il sindaco, a condividere il senso di smarrimento per il solco incolmabile che si è creato tra gli eletti del centro destra e il loro stesso elettorato di riferimento, limitandosi soltanto a rimpallare le colpe e chiamando Forza Italia ad assumersi il maggior carico di responsabilità", lo ha detto Nicola Fiorita, leader di Cambiavento.
"E se ancora non bastasse, la verità è che il giudizio negativo sulla giunta Abramo è pienamente condiviso addirittura dallo stesso Abramo che, come si ricorderà, alcuni mesi addietro inviò ai propri assessori una lettera zeppa di richiami e di accuse. Quello che accade in questi giorni – con il sostanziale commissariamento dell’assessore ai lavori pubblici per la vicenda depuratore e l’altrettanto evidente commissariamento dell’assessore all’ambiente per tutto quello che riguarda l’ambiente – dimostra che il sindaco continua ad essere consapevole che la sua è una amministrazione assolutamente fallimentare.
Ci aspetteremmo – la città si aspetterebbe – quindi che il Sindaco provasse almeno a salvare il salvabile, operando un corposo rimpasto di giunta e rilanciando quel che resta del suo progetto politico, se mai ne ha avuto uno. E invece il Sindaco tace. Tace sulle accuse di Forza Italia, tace sulle indagini sui pontili del porto che pure chiamano pesantemente in gioco la sua amministrazione, tace sulla sporcizia che strangola la città, tace sui ritardi nella programmazione della stagione estiva, tace sulla melina del Presidente del consiglio che rinvia i consigli comunali ed evita di portare in discussione le mozioni poco gradite, tace sul grido di dolore lanciato dai commercianti e dai residenti del centro storico e parla solo per scaricare – come al solito – su altri i propri errori, vecchi e nuovi. Parco Romani docet.
Sergio Abramo tace e purtroppo continuerà a farlo fino alle Regionali, che rappresentano la sua priorità, anche se ciò significherà traccheggiare in questo disastro costringendo la nostra città a mesi e mesi di immobilismo.
In questo contesto Catanzaro continua ad arretrare, a perdere centralità e possibilità. Una situazione resa ancora più grave dai dati che vedono arretrare tutto il Sud e dall’incombere di quell’assurdo progetto di autonomia differenziata- strenuamente voluto dalla Lega – che spaccherebbe definitivamente in due il nostro Paese. Uscire dalla morsa del declino è una necessità. Si faccia presto, allora. Forza Italia ha la possibilità di accelerare la fine della legislatura regionale e di consentire in tempi ragionevolmente brevi nuove elezioni regionali. Esca allora dalla sua ambiguità e permetta alle forze politiche di rimettere in moto i percorsi che conducono al futuro. Da parte nostra riteniamo indispensabile che il dibattito politico muova dal rifiuto incondizionato dell’autonomia differenziata e dal rilancio del ruolo di Catanzaro come capoluogo regionale, con l’attribuzione di quelle competenze e di quelle risorse che sono indispensabili allo scopo. Ne segue, ovviamente, che Catanzaro deve esser pronta ad esercitare tale ruolo, cosa che con questa giunta e questa amministrazione non è evidentemente possibile. Basta indugi, basta giochini. Catanzaro non può più aspettare”.
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