Catanzaro, firmato il protocollo di legalità per la Strada Statale 106 "Jonica"

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  11 novembre 2025 14:18

di GAETANO MARCO GIAIMO

Un patto necessario, utile, in grado di assicurare ai cittadini che una grande opera possa essere completata nel rispetto della legge, della trasparenza e della sicurezza dei lavoratori: è questo il protocollo di legalità per la S.S. 106 "Jonica" sottoscritto nella mattinata di oggi in Sala Giunta della Prefettura di Catanzaro da autorità, organismi di vigilanza, sindacati e imprese, tutti presenti al tavolo e pronti a creare una sinergia virtuosa in grado di permettere il corretto svolgimento dei lavori. I cantieri interessati all'intervento in questione riguardano l'adeguamento della strada provinciale numero 16 - situata tra i quartieri del capoluogo Apostolello e Alli - e ricalcano lo schema sottoscritto lo scorso luglio e già utilizzato per altri lotti.

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Il protocollo infatti prevede poteri di monitoraggio e vigilanza sulle opere finalizzati a prevenire e contrastare i tentativi di infiltrazione mafiosa, nonché a verificare la regolarità dei cantieri e il rispetto delle condizioni d’impiego degli addetti con elevati standard di sicurezza, come sottolineato dal Prefetto del capoluogo, Castrese De Rosa: "Vogliamo generare degli anticorpi che mettano dei paletti alle interferenze della criminialità organizzata, creando una banca dati che abbia tutti gli elementi disponibili per gli attori coinvolti, estendendo le verifiche antimafia a tutti i soggetti e monitorando la forza lavoro presente in cantiere e la somministrazione di manodopera". Sarà infatti importante il consulto della Bdna, la Banca Dati Nazionale Antimafia, esteso a tutti i componenti della filiera delle imprese. L'ingegnere Luigi Mupo, alla prima uscita pubblica da Commissario Straordinario della SS 106 Jonica, ha poi sottolineato: "Abbiamo avuto criticità in fasi embrionali dei lavori dunque, con questo protocollo, garantiamo la legalità del loro svolgimento. Questi strumenti ci consentiranno di attuare un modello di governance avanzato che è alla base delle imprese moderne".

La Responsabile dell'Ispettorato territoriale del lavoro Catanzaro - Crotone, Annarita Carnuccio, ha spiegato: "Questo documento esprime la volontà di tutti i soggetti coinvolti di fare in modo che questa opera strategica della Regione Calabria si realizzi. Con procedure come questa si estende l'informazione antimafia, prevenendo le infiltrazioni della criminalità organizzata e garantendo la sicurezza sui luoghi di lavoro. Ieri è entrato in vigore il Decreto Sicurezza, che inasprisce i controlli su chi svolge attività nei cantieri, permettendo di realizzare grandi opere con le risorse economiche messe a disposizione. Non è consentito operare al di sotto dell'asticella della legalità: con un lavoro sempre più serrato e coordinato tra i vari organi di vigilanza si può arrivare al rilancio del Paese e della Calabria". Dopo un saluto di Roberto Piccinini, Dirigente Responsabile della Security aziendale di Anas, il geometra Vincenzo Leone di L.P. Costruzioni, impresa affidataria dei lavori, ha rimarcato: "Troviamo il procotollo perfetto perché noi abbiamo sempre agito in questo modo, lo scoglio che dobbiamo superare riguarda i fornitori di materiale ma speriamo di discuterne in altra sede".

La parola è passata poi ai rappresentanti sindacali: Simone Celebre di Fillea Cgil ha affermato che "la Calabria ha bisogno di grandi opere e unendo queste forze si può fare veramente bene per la nostra terra"; Christian De Masi, di Filca Cisl, spera di "vedere finalmente completata la 106 fino a Reggio Calabria, il nostro interesse riguarda trasparenza e legalità, confidiamo che ci siano cabine di regia per mettere in atto quanto ci stiamo dicendo, auspicandoci che i cantieri diano anche serenità occupazionale"; Giacomo Maccarone di Feneal Uil ha invece sottolineato l'esigenza di "un'alternativa a livello di mobilità per dare rilevanza al nostro territorio, con l'impegno congiunto possiamo fare la differenza e creare un vero sviluppo della Calabria". "Il sistema dei protocolli è ormai un caposaldo dell'azione amministrativa e consente di avere a disposizione una serie di strumenti che agevolano sia le verifiche presso la Prefettura che l'eventuale opera della Polizia Giudiziaria, che speriamo non serva in questo caso" ha dichiarato il Questore di Catanzaro, Giuseppe Linares, "È vitale che la banca dati venga compilata correttamente affinché lo strumento tecnico funzioni".

Dopo i saluti del Colonnello Giovanni Pellegrino, Comandante Provinciale dei Carabinieri, e del Colonnello Pierpaolo Manno, omologo della Guardia di Finanza, che hanno sottolineato l'importanza della collaborazione tra le Forze dell'Ordine, è intervenuto Beniamino Fazio, Direttore della Dia, che ha ricordato il forte impegno "sia preventivo che repressivo" su tutto il territorio. L'ultimo intervento è stato affidato a Salvatore Fortuna, dirigente per quanto riguarda Ordine e Sicurezza Pubblica e Tutela della Legalità Territoriale della Prefettura: "Questi strumenti sono efficaci se vengono attivati bene: non basta il discorso formale, serve la sensibilità nel saper selezionare i dati che arrivano al Gia. L'aiuto di tutti gli attori in campo permette al nostro lavoro di essere sempre più efficace". Si è poi passati alla firma del protocollo di legalità che ci si auspica porti al completamento dei lavori in modo celere e trasparente, senza alcuna interferenza illecita.


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