E’ responsabilità del Comune, ‘no’ l’intervento tocca ai privati. Un rimpallo di responsabilità che dura da mesi ma che lascia un segno, anzi un odore nauseabondo che tiene in ostaggio decine di famiglie. E’ quanto sta accadendo nel quartiere Fortuna a Catanzaro e, per l’esattezza, in via Forni. Nella popolosa zona nell’area sud del capoluogo, i reflui fognari si riversano bellamente in strada a pochi metri dalle finestre delle abitazioni e poco alla volta si stanno avvicinando al plesso scolastico.
Parlando con alcuni residenti ‘viene a galla’ la rabbia: “E’ da agosto che è iniziata questa storia. Abbiamo avvertito il Comune ma il problema, e siamo a fine dicembre, non solo non è stato risolto ma sta peggiorando. Non è possibile vivere in queste condizioni”.
Fin qui la sfogo, andiamo ai fatti. Secondo i residenti, il problema nascerebbe dalla tubatura più vicina alla strada principale, ossia quella che poi condurrebbe i reflui fino al depuratore. Di questo danneggiamento, a catena, ne risentirebbero gli altri snodi più interni poiché appunto non troverebbero sbocco.
Risalendo, la situazione più appariscente è quella nella foto sotto, con tanto di tombino saltato e un piccolo fiume che scorre infestando l’intera area. Su questo punto si è instaurato un braccio di ferro fra Comune e privati. Secondo l’ente pubblico, l’intervento dovrebbe essere a carico delle famiglie (ed è partita anche una diffida del settore gestione del territorio). Stando ai privati, forti di una visura all’agenzia delle entrate, invece la proprietà dei fabbricati sarebbe dell'Aterp mentre dell'area proprio di Palazzo De Nobili e quindi l’onere dei lavori spetterebbe al pubblico.
L’ingorgo (burocratico e sostanziale) creatosi sta creando problemi in almeno un altro paio di punti. Dunque, la puzza di fogna si estende sempre più penalizzando tanti altri cittadini. Le singole operazioni di autospurgo sono un semplice palliativo che dura giusto qualche giorno senza essere risolutive. E, nel frattempo, l'odore è sempre più insopportabile. (g.r.)
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