Catanzaro, fogna a cielo aperto nel quartiere Santa Maria: in via della Resistenza degrado e abbandono

di MARCO VALLONE

Famiglie costrette a convivere con un fiume di reflui fognari che non trova sbocco, a causa dei diversi tombini saltati, e crea una sorta di stagno a cielo aperto che circonda un palazzo dove vivono decine di nuclei familiari, tra cui anche disabili, impossibilitati a poter scendere in strada, date le condizioni di degrado e abbandono.

 

 

E' quello che si sta verificando in via della Resistenza, nel quartiere Santa Maria di Catanzaro. Nella stessa zona si rilevano grosse buche sull'asfalto che, in aggiunta alla difficile situazione fognaria, rendono ulteriormente complicata la mobilità delle persone disabili, in sedie a rotelle, residenti in zona. Presenti sul luogo, oltretutto, veicoli in stato di incuria.

 

Alcuni abitanti della zona lamentano come la situazione stia diventando sempre più insostenibile: “Abbiamo queste problematiche relative alla fogna e alla strada. I disabili non possono nemmeno camminare con la carrozzina. Nessuno si interessa, non viene nessuno: siamo abbandonati”. Lo spiacevole stato di fatto in cui si trovano i residenti di via della Resistenza andrebbe avanti da anni: “Però è da quest'estate che chiamiamo, chiamiamo, ma non viene nessuno. Abbiamo chiesto al Comune, ma nessuno si è fatto vedere. Gli abbiamo mandato foto e video, ma non si è risolto niente”.

I cittadini rilevano oltretutto come, benché un autospurgo sia andato sul luogo, non si è riusciti comunque a pulire e a risolvere la sgradevole problematica. Nei giorni di pioggia, tra l'altro, l'acqua arriverebbe sino al portone, con grandi quantità di fango che creerebbero non pochi disagi. Le lamentele, inoltre, sono forti anche più in generale per quel che concerne la mancanza di decoro e l'incuria presente in zona. I residenti evidenziano come non vi sia pulizia e come, sul posto, non funzionerebbe in modo adeguato neppure il servizio di raccolta dei rifiuti.

A seguito dell'intervento non risolutivo dell'autospurgo, i cittadini, molto arrabbiati, lamentano inoltre come abbiano chiamato i vigili del fuoco, la polizia, i carabinieri e i vigili urbani, ma non siano comunque riusciti a trovare supporto, in quanto un eventuale intervento non è stato ritenuto di loro competenza.

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