Catanzaro, fogna a cielo aperto nel quartiere Santa Maria: rimpallo di responsabilità tra Aterp e Comune

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  30 gennaio 2025 11:56

di MARCO VALLONE

E' passato un mese da quando è stato segnalato in via della Resistenza, nel quartiere Santa Maria a Catanzaro, lo spiacevole disagio relativo a un fiume di reflui fognari che, a causa dei diversi tombini saltati, non trova sbocco e circonda letteralmente un palazzo dove vivono decine di nuclei familiari (LEGGI QUI).

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I residenti si dicono affranti, delusi e amareggiati, e la novità in proposito è che pare che ieri si sia recato sul posto qualche responsabile dell'ATERP che, pur prendendo atto del problema, ha ritenuto non di sua competenza intervenire sulle emergenze, esplicitando l'esistenza di un rimpallo di responsabilità tra ATERP (un ente pubblico non economico con funzioni ausiliarie alla Regione Calabria in materia di edilizia residenziale pubblica) e Comune di Catanzaro.

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“Ieri è venuta l'Aterp, stanno facendo questi lavori che dovrebbero fare – hanno raccontato i residenti -, però, quando chiamiamo, nessuno viene per le emergenze. E' già passato un mese...”. I responsabili dell'Aterp che si sono recati sul posto avrebbero dato atto del fatto che l'attuale situazione sia insostenibile per gli abitanti del luogo: “Hanno detto che è vero, la gente non può stare così. Poi abbiamo chiamato l'autospurgo – hanno ancora riferito alcuni residenti di via della Resistenza -, e ci dicono che la responsabilità non è del Comune. C'è chi dice che la responsabilità è dell'Aterp, chi ci dice che è del Comune... Non lo sanno neanche loro. Ieri – ultimo episodio della disagevole vicenda - quello dell'Aterp ci ha detto 'ma come, la strada non è del Comune' ”?

Rimpalli di responsabilità dunque. E, in questa sorta di tennis amministrativo in cui non viene stabilito chi debba risolutamente occuparsi fino in fondo della vicenda, i residenti rimangono in balia degli eventi, con il problema che, piuttosto che andare verso una risoluzione, pare piuttosto essere in ulteriore peggioramento, a giudicare dalle immagini del vero e proprio corso d'acqua fognario che non trova sbocco nei tombini che, ormai, non svolgono evidentemente più la loro originaria funzione.

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