di FRANCESCO IULIANO
Se da un lato gli uffici comunali si compiacciono per i riconoscimenti arrivati da Legambiente Calabria per la qualità e la continuità del lavoro svolto sul fronte della raccolta differenziata, dall’altro la città deve fare ancora i conti con l’inciviltà e la maleducazione di una parte di cittadini, duri ad abbandonare vecchie e discutibili abitudini.
Non è difficile, infatti, imbattersi in sacchetti di rifiuti, ma anche di ingombranti, lasciati lungo le strade di ingresso alla città, nelle piazzole di sosta, nelle zone poco trafficate ed anche all’interno della città stessa (vedi via Corrado Alvaro).
Una delle situazioni più difficili a rimuovere, è senza dubbio, quella segnalata da mesi (tanti) in via Smaldone, la tangenziale che bypassa il centro abitato del quartiere di Gagliano ed immette il traffico sulla strada provinciale per Gimigliano/Tiriolo.
Lì, in un’ampia piazzola di sosta utilizzata dalla società concessionaria del servizio di raccolta dei rifiuti, per lo smistamento dei propri mezzi, cittadini per nulla rispettosi delle regole del vivere civile, scaricano di tutto: dalla semplice immondizia ad ingombranti di ogni genere.
Nel tempo non sono mancate le segnalazioni di persone che, noncuranti dei rischi, scaricano da auto e furgoni, rifiuti di ogni genere.
Nonostante gli interventi straordinari da parte dell'assessorato all'Ambiente del Comune di Catanzaro, guidato da Domenico Cavallaro, oggi la situazione è diventata insostenibile. Nel piazzale giacciono da tempo grandi quantità di rifiuti.
Una condizione, quella di via Smaldone, conosciuta anche dal Nucleo Ambiente della Polizia locale, senza che, tuttavia, alcun intervento concreto sia stato ancora portato avanti. Eppure gli strumenti tecnici e legislativi ci sono. Perché allora non metterli in pratica installando le tanto propagandate fototrappole per smascherare e perseguire gli autori di tanto disastro?
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