"Negli ultimi giorni è stato escluso dalla legge di Bilancio il Bonus Psicologo. Il bonus psicologo era uno dei provvedimenti previsti nella nuova legge di bilancio. Nel caso in cui il bonus fosse stato confermato, il governo avrebbe potuto stanziare un totale di 50 milioni di cui 35 milioni sarebbero stati erogati come bonus sostegno e 15 milioni come avviamento psicologico. Quest’ultimo, nello specifico, prevedeva un voucher dell’importo di 150 euro riconosciuto a chi ne faceva richiesta senza alcun limite di ISEE".
Lo scrive Alessandra Gabrieli, delegata Sport e Politiche giovanili Associazione I QUARTIERI.
"L’agevolazione era destinata a facilitare l’accesso ai servizi psicologici a chi non se li può permettere, era stata proposta con un emendamento bipartisan. Una misura che era destinata ad aiutare anche le persone che hanno avuto conseguenze psicologiche a causa della pandemia e le famiglie fragili. In questi due anni di pandemia sono stati stanziati diversi milioni di euro per offrire bonus e servizi di discutibile necessità, che sicuramente non avrebbero giovato alla salute psico-fisica dell’individuo, e nonostante l’evidente futilità, sono stati approvati. Tutto ciò mette in evidenza l’incapacità del nostro paese nel riconoscere ciò che è veramente essenziale per la nostra società, soprattutto per le città del mezzogiorno dove emarginazione e depressione sociale, soprattutto da parte dei giovani, sono sacche nascoste che meriterebbero il più ampio rispetto sociale da parte delle istituzioni. Il periodo che stiamo vivendo ha messo a dura prova diverse categorie di persone ma i più coinvolti sono stati i giovani, dove in questa società moderna che corre distrattamente, a volte sono proprio loro, i giovani, i più fragili. Tanti giovani potevano avere supporto psicologico da personale specializzato, ma oggi grazie alla superficialità della politica, dovranno rinunciare all’ausilio di percorsi psicologici di supporto post COVID, che sono considerati beni di lusso. La politica, ha perso un’altra occasione importante che avrebbe potuto fare la differenza nel sociale. I Servizi Sociali comunali allora, attraverso progetti che attingano ai fondi del PNRR ( Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ) si attivino affinché vengano prese altre iniziative a riguardo, come ad esempio l’inserimento obbligatorio della figura dello psicologo nelle scuole con l’obiettivo di favorire principalmente il benessere mentale dei giovani."
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